Marmolada, trovati e recuperati i corpi di altri escursionisti dispersi

I ritrovamenti sono avvenuti "in tarda mattinata", si tratterebbe di due uomini. Trovati anche i resti di una donna

Canazei, 6 luglio 2022 - Salgono a 9 le vittime accertate del crollo della Marmolada. Due in più rispetto a ieri, di cui 4 riconosciute dai familiari e 5 non identificate. I feriti sono sette: quattro ricoverati a Trento e tre in ospedali veneti. I corpi di altri due escursionisti i rimasti uccisi dal crollo del seracco sono stati ritrovati in tarda mattinata. Secondo indiscrezioni sono due uomini le vittime che si aggiungono alle sette già accertate della valanga della Marmolada di domenica 3 luglio. Oltre ai due alpinisti che dovranno essere identificati, nella tarda mattinata sarebbero stati recuperati dai soccorritori anche i resti di una donna, ma non è ancora chiaro se si tratta di una vittima già accertata o da ricercare nell'elenco dei dispersi. Al momento la valanga di ghiaccio e rocce ha causato nove vittime certe (una ancora da identificare) mentre il bilancio dei dispersi è fermo a cinque, tutti veneti: Erica Campagnano e il compagno Davide Miotti, Nicolò Zavatta 22enne studente universitario, e l'altra giovane coppia Emanuela Piran e Gianmarco Gallina. Domani le ricerche proseguiranno via terra, con il supporto di cani appositamente addestrati. Le operazioni avverranno garantendo le condizioni di sicurezza degli operatori attraverso speciali tecnologie per il monitoraggio dei movimenti del ghiacciaio.

Procuratore: "Esclusa la prevedibilità"

"La prevedibilità dell'evento è esclusa, non c'è, noi apriamo tutte le porte che abbiamo davanti per verificare cosa è successo e ricostruire il fatto". Lo ha detto il procuratore capo di Trento, Sandro Raimondi, sull'inchiesta per disastro colposo aperta in seguito al disastro della Marmolada. "Sentiremo persone, vedremo filmati e coinvolgeremo il mondo scientifico per fare prove per capire, dal punto di vista idraulico, come mai c'era questa grossa massa d'acqua"

Presto nulla osta per funerali vittime

I tempi per i funerali delle vittime del disastro della Marmolada, almeno quelle ufficialmente riconosciute, potrebbero essere abbastanza brevi. La Procura di Trento dovrebbe concedere infatti il nulla osta nelle prossime almeno per Filippo Bari, Paolo Dani, Tommaso Carollo (Veneto) e Liliana Bertoldi.

Il sogno di Gianmarco ed Emanuela

Intanto continuano ad essere classificati come dispersi Gianmarco Gallina, 36 anni, e la compagna, Emanuela Piran, coetanea, di Asolo, colleghi in un'impresa di Bassano del Grappa, centro di cui la donna è originaria. Entrambi appassionati di montagna, secondo quanto riferito dai parenti avrebbero accarezzato il progetto di aprire, in un futuro più o meno prossimo, un rifugio su qualche vetta dolomitica. Domenica scorsa si erano recati sulla Marmolada e avevano affrontato l'escursione assistiti da una guida alpina esperta. Gallina, originario di Montebelluna, in passato si era dedicato al nuoto con una società sportiva locale e pochi giorni fa era tornato per fare quattro bracciate nella piscina un tempo frequentata.

Marmolada off limits: nuova ordinanza

Il sindaco di Canazei, Giovanni Bernard, ha firmato una nuova ordinanza attraverso la quale viene circoscritta l'area di chiusura del massiccio della Marmolada, in seguito al distacco di un seracco sotto Punta Rocca. Il divieto di accesso è limitato al versante nord con la forcella Marmolada (da Villetta Maria sentiero E618-E619, prossimità Rifugio Dolomia sentiero E618-Altavia n. 2-E606, piazzale Cima Undici sentiero E618-Altavia n. 2-E606, val Contrin 602-602A). Il Soccorso alpino del Trentino puntualizza che il divieto di percorrenza lungo i sentieri elencati in precedenza interessa anche gli alpinisti che risalgono la parete sud-ovest della Marmolada. I trasgressori saranno denunciati, ai sensi dell'articolo 650 del Codice penale.  L'accesso all'area è consentito dunque solo agli operatori autorizzati che stanno conducendo le ricerche in quota, oltre che ai rifugisti di Punta Penia e Capanna Ghiacciaio. La zona è controllata dal personale di Corpo forestale del Trentino e Polizia locale della Val di Fassa. Le operazioni di ricerca dei dispersi sono riprese nella prima mattinata di oggi, con l'impiego di droni.