Inquinamento, record lombardo in Europa

Le pagelle di Eurostat con l’autunno alle porte confermano il dato negativo. Primi nella Ue anche per le automobili: 6 milioni

Le pagelle alle province della Ue

Le pagelle alle province della Ue

Milano - Primi per morti da Covid nel 2020, primi per inquinamento nell’Europa Occidentale. L’Unione europea, attraverso l’annuale rapporto di Eurostat, l’Istat comunitario, mette a confronto la situazione delle varie province e regioni dell’Unione su ogni aspetto della vita dei cittadini. E anche nell’edizione 2021 - inevitabili - fioccano pagelle e classifiche. Anche sulla Lombardia. Nel Regional Yearbook 2021 si misurano gli effetti del Covid, come prevedibile, nel quale la nostra regione mostra che il numero medio di decessi settimanali è stato 2,5 volte più alto della media fra il 2016 e il 2019. Gli studi scientifici non hanno interpretato univocamente il legame apparente fra il peso della prima ondata del Covid e il peso dell’inquinamento atmosferico.

Resta però un fatto che - se si eccettuano i Paesi dell’Est Europa, fra cui Polonia, area Balcanica, Romania e Bulgaria - le province lombarde segnano il record per esposizione al particolato fine. Negli ultimi dati disponibili, infatti, al netto della pausa causata dallo stop alla circolazione nei mesi di lockdown, Brescia e Padova avevano insieme il record con 24 microgrammi al metro cubo di pm 2.5. Ma sopra il 20 c’erano tutte tranne Varese, Como, Lecco e Sondrio. Le polveri fini sono certamente frutto delle industrie, come dimostrato dai dati di Taranto, unica realtà fuori media del Sud, ma anche dei trasporti. E non è un caso che, secondo l’annuario, il maggior numero di auto nell’Ue è stato registrato in Lombardia con 6 milioni nel 2019. Evidentemente, tuttavia, pandemia a parte, inquinamento e ore passate in coda non fanno vivere meno i lombardi, se è vero che la regione, insieme a Trento, Bolzano, Umbria e Marche, è alla testa del plotone di realtà europee con la maggiore longevità. Restano le criticità ambientali. Milano e la Brianza hanno il record italiano di cementificazione, insieme a Napoli, un primato che si giocano però con grandi realtà continentali come Berlino e Parigi. Mal comune, ma non mezzo gaudio.