Corinaldo, spray al peperoncino al concerto di Sfera Ebbasta. Fedez sotto choc

Il cantante milanese ha manifestato in alcune Instagrma Stories tutta la sua vicinanza a chiunque sia rimasto coinvolto, oltre che al trapper

Fedez (Foto Instagram)

Fedez (Foto Instagram)

Milano, 9 dicembre 2018 -  Tragedia a Corinaldo, vicino ad Ancona, all’esterno della discoteca Lanterna Azzurra  (video). A mezzanotte e 40 dell’altra notte, all'interno del locale, un giovane con cappellino e mascherina bianca alla bocca (un video lo documenta) ha spruzzato spray urticante (una bomboletta è stata ritrovata dai gestori del locale) nell’aria. Con la conseguenza che al primo grido di paura e colpo di tosse generalizzato, i 1.400 ragazzi presenti sono corsi via temendo attentati o incendi. La folla ha trovato una porta di sicurezza aperta (quella dei fumatori), accanto al guardaroba e lì si sono infilati tutti. Ma equivaleva a una trappola. All'uscita non c’era un prato o uno spiazzo. Si doveva passare per una specie di ponte levatoio di un metro e mezzo di larghezza, uno scivolo lungo due metri e quattro gradini in fondo, che ha ceduto.  Sono morti senza accorgersene: Asia, Mattia, Benedetta, Daniele, Emma. Cinque adolescenti tra i 14 e i 16 anni e una mamma di 39, Eleonora, che aveva accompagnato la figlia di 11, impietrita nel vedere la madre uccisa dalla calca (FOTO). Asfissia sembra essere la causa di morte per quasi tutti. Altri otto ragazzi lottano tra la vita e la morte per salvarsi. Un centinaio quelli visitati e dimessi. Molti di più i ragazzi che non dimenticheranno mai quello che hanno visto: sei corpi stesi nell’asfalto, scalzi, i volti tumefatti, in attesa di essere riconosciuti (VIDEO)

Immediato il cordoglio e la dimostrazione di affetto del trapper Sfera Ebbasta, che avrebbe dovuto esibirsi poco dopo l'accaduto. Numerosi anche i messaggi sui social di cantanti e personaggi del mondo dello spettacolo, da Marco Mengoni a Cesare Cremonini, fino a Fedez.

Il rapper milanese ha dedicato alla questione una serie di storie su Instagram, manifestando tutta la sua vicinanza a chiunque sia rimasto coinvolto, oltre che al cantante, involontario protagonista di questa vicenda. "Che brutta cosa ragazzi, io non ho ancora capito perché sia partita questa moda dell' spray al peperoncino e non la capirò. Non capisco se lo facciano per rubare, se lo fanno per divertirsi. Comunque ragazzi, non si può morire per andare a un concerto, questa cosa mi ha scioccato, davvero". Parlando di quello che poi, nel corso della giornata, sembra essere emerso come il problema principale, ha aggiunto: "Però ci tengo a dire due cose: avendo girato l'Italia in lungo e in largo, dai posti più grandi a quelli più piccoli, bisogna stare attenti alle discoteche, bisogna controllarle, perché molto spesso riempiono i posti a tappo solo per sbigliettare e non gliene frega niente della sicurezza. Non sto dicendo che sia questo il caso, però va fatto qualcosa".

Fedez ha inoltre voluto commentare le reazioni affrettate di tanti che dalla  mattina hanno riversato rabbia e rancore sui social:  "Sono anche stupito dalle reazioni. Da stamattina leggo articoli e relativi commenti che ne derivano. Leggere quarantenni, padri di famiglia che vanno a commentare sotto alla pagina di Sfera Ebbasta, o scrivono cose come 'si può morire per andare ad ascoltare musica di m...?': ma neanche davanti a tragedia del genere vi fermate? Questa cosa è incredibile, allucinante, mi manda in bestia. Fino a che stamattina Sfera Ebbasta non ha commentato l'accaduto le persone andavano lì sotto a commentare chiedendogli perché non lo avesse fatto. Ma vi rendete conto come siamo messi?" In conclusione, il cantante, visibilmente commosso, si è rivolto alle famiglie delle vittime e a chi è rimasto coinvolto nell'incidente, dedicando anche un pensiero al collega Sfera Ebbasta: "Tutta la mia vicinanza alle famiglie delle vittime, queste cose non dovrebbero accadere. Aggiungo anche la mia vicinanza a Sfera Ebbasta perché, credetemi, non deve essere un bel momento per lui e non è facile da superare".