Dopo gli ultimi due casi, uno verificato e l’altro sospetto, che si sono registrati in Lombardia tra Pavia e Carate Brianza, la febbre Dengue torna a intimorire alcune comunità locali. Dato che la malattia si trasmette attraverso la puntura delle zanzare, la procedura seguita dall’autorità sanitaria prevede una disinfestazione straordinaria nelle zone frequentate dalle persone positive. Ma quali sono i sintomi della Dengue? Quando e come si manifestano? Qual è la mortalità e come si cura? C’è un vaccino? Per rispondere alle domande l’Istituto superiore di Sanità e il ministero della Salute hanno elaboratori alcune schede.
Cos’è la febbre Dengue
La Dengue, spiega il ministero, “è una malattia virale trasmessa da zanzare del genere Aedes infettate dal virus Dengue (Denv), di cui esistono quattro diversi sierotipi (Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4)”.
Si tratta di una malattia infettiva ampiamente diffusa nelle regioni tropicali/sub tropicali: in questo momento è in corso un’epidemia in Sud America che quest’anno ha già registrato oltre tre milioni di casi. Ma nel recente passato sono comparsi diversi i focolai epidemici anche in Europa Continentale.
Quali sono i sintomi e come riconoscerla
I primi sintomi della febbre Dengue si manifestano di solito sotto forma di febbre dopo 5-6 giorni dalla puntura di zanzara, con temperature anche molto elevate. La febbre è accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre. I sintomi tipici sono spesso assenti nei bambini.
Qual è la mortalità
Sebbene nella maggior parte dei casi l'infezione si presenti in forma asintomatica oppure come malattia febbrile autolimitante, sono state descritte forme gravi, talora con esito fatale. La malattia può infatti svilupparsi sotto forma di febbre emorragica con emorragie gravi da diverse parti del corpo che possono causare veri e propri collassi e, in casi rari, risultare fatali.
Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha comunque riportato, a marzo, che “in Italia non c’è alcun allarme Dengue”. Ma, ha chiarito il ministro, “abbiamo il dovere di prevenire ed evitare quindi che l’Aedes aegypti, maggiore responsabile della trasmissione della malattia, possa attecchire in Italia”.
Come viene diagnosticata
Il personale sanitario deve fare particolare attenzione ai sintomi elencati sopra e, in caso di sospetti, predispone indagini accurate cercando sulla presenza di anticorpi specifici nel sangue attraverso un prelievo ematico.
Come si trasmette
La febbre Dengue non si può trasmettere con un contagio diretto tra essere umani, ma è possibile la trasmissione verticale in gravidanza – cioè dalla madre al feto – e raramente attraverso trasfusioni e donazioni di organi. Per prevenire la puntura di zanzara bisogna avvalersi di misure di protezione individuale sia al chiuso sia all’aperto.
L’Istituto superiore di Sanità consiglia, soprattutto se si risiede in zone attigue a recenti casi di Dengue, di “indossare indumenti lunghi e chiari, usare repellenti per gli insetti secondo le istruzioni riportate in etichetta e soggiornare se possibile in luoghi provvisti di zanzariere e aria condizionata”. Dato che le zanzare sono più attive nelle prime ore del mattino, è particolarmente importante utilizzare le protezioni in questa parte della giornata.
Il vaccino contro al Dengue
L’Istituto superiore di Sanità ricorda che, contro la malattia, “febbraio 2023, l’Agenzia italiana del farmaco ha autorizzato l’utilizzo e la commercializzazione di Qdenga (Takeda), un vaccino tetravalente vivo attenuato per la prevenzione della malattia da Dengue causata da uno qualsiasi dei quattro sierotipi del virus. Il vaccino ha ricevuto anche l’approvazione da parte dell’European medicines agency a dicembre 2022. Un secondo vaccino il Dengvaxia (Sanofi Pasteur), non commercializzato in Italia, è indicato solo per persone residenti in aree endemiche e che abbiano avuto una precedente infezione da Dengue, confermata attraverso dei test di laboratorio”.
Come si cura
Non esiste un trattamento specifico per la Dengue, e nella maggior parte dei casi le persone guariscono completamente in due settimane. Le cure di supporto alla guarigione – ricorda il ministero della Salute – “consistono in riposo assoluto, uso di farmaci per abbassare la febbre (come la tachipirina) e somministrazione di liquidi al malato per combattere la disidratazione. In qualche caso, stanchezza e depressione possono permanere anche per alcune settimane”.
Cosa fare durante la disinfestazione
Durante le procedure di disinfestazione straordinaria ci sono alcune raccomandazioni per le persone che risiedono nelle zone interessa: 1) permettere, in caso di necessità, l’accesso degli addetti alla disinfestazione; 2) chiudere le finestre durante le ore notturne; 3) tenere al chiuso gli animali domestici e proteggere i loro ricoveri e suppellettili; 4) in caso di contatto accidentale con il prodotto insetticida lavare abbondantemente la parte interessata con acqua e sapone.