FEDERICA PACELLA
Cronaca

Molto rumore per tutti: il record lombardo delle deroghe al chiasso. Perché è un rischio per la salute

Le richieste di cantieri e manifestazioni spesso anteposte al benessere dei cittadini: praticamente tutte le istanze hanno ricevuto il via libera dai Comuni

Un cantiere (Archivio)

Un cantiere (Archivio)

Milano, 25 maggio 2024 – Pioggia di deroghe rispetto ai limiti acustici che le norme imporrebbero: a fronte delle richieste di deroga per cantieri e manifestazioni, i Comuni sono sempre particolarmente “generosi”. Eppure secondo l’Agenzia europea per l’ambiente l’esposizione a lungo termine al rumore ambientale rappresenta un rischio per la salute, ed è causa di morte prematura nonché di rischio per le cardiopatie ischemiche. Ma la necessità di chiudere cantieri o di non ostacolare le manifestazioni porta spesso a derogare ai limiti.

Le cifre

Nel 2022, sulle 751 richieste di deroga per manifestazioni temporanee nei capoluoghi di provincia ne sono state accolte 740; nel 2021 su 377 avevano avuto il via libera 373. Lo stesso nell’ambito dei cantieri, per cui nel 2022 sono state concesse 549 deroghe su 554. Non a caso crescono anche gli esposti dei cittadini: a livello complessivo sono stati 357 nel 2022 (340 nel 2021), con Milano in testa con 242 seguita da Brescia (25) e Como (19).

Quello del rumore è uno degli aspetti che emerge dal rapporto sull’ambiente urbano pubblicato ieri dall’Istat, che raccoglie i dati relativi a energia, verde, trasporti, acqua, aria, rumore, rifiuti urbani nei capoluoghi di provincia. L’Istituto nazionale di statistica rileva che i progressi su mobilità, verde e rifiuti urbani ci sono, ma sono limitati.

Progressi limitati

Per il Trasporto pubblico locale la domanda nel 2022 è in ripresa, ma ancora lontana dai livelli pre-pandemici. In Lombardia, nel 2017 i passeggeri annui del Tpl solo nei capoluoghi erano stati quasi 670 milioni (al primo posto Milano con 652, seguita da Brescia con 54 milioni e Bergamo con 21), mentre nel 2022 erano poco più di 580 milioni.

Aumentano le piste ciclabili (913 mila chilometri in tutta la Lombardia nel 2022 rispetto ai 731 del 2017) ma resta ferma l’offerta di bus e tram. Quanto alle emissioni, solo a Brescia il 100 per cento degli autobus è elettrico, ibrido o alimentato a metano o Gpl; Mantova si ferma al 59% dei mezzi a basse emissioni, Bergamo al 37 (sempre al 2022).

Il tallone d’Achille

Male la qualità dell’aria, con le città della Pianura padana in testa per superamenti delle polveri sottili nell’aria: nonostante ciò, i giorni di blocco emergenziale sono stati 59 tra tutte le province (due a Milano, 21 a Monza, tre a Bergamo, 13 a Pavia, sette a Cremona, 13 a Mantova). Nota positiva, l’aumento degli impianti fotovoltaici e la forestazione urbana per la mitigazione dei cambiamenti climatici.

In media nei capoluoghi il 31 per cento della superficie comunale è occupata da aree naturali protette e aree del verde urbano, anche se in Lombardia solo Varese, Lecco, Sondrio, Milano e Monza, nel 2022, hanno applicato la legge 10/2013 che prevede la messa a dimora di nuovi alberi in seguito alla nascita di ciascun bambino o per ogni minore adottato.