Covid, allarme di Pregliasco: le sottovarianti Omicron 2 e 3 sono contagiosissime

"Non si devono aprire i rubinetti istantaneamente, sarebbe meglio che l'utilizzo del Green Pass e altre restrizioni rimanesseroe venissero tolte progressivamente dal 31 marzo"

Fabrizio Pregliasco

Fabrizio Pregliasco

Il 31 marzo sarà la data spartiacque nella lotta al covid a cominciare dalla probabile fine dello stato di emergenza ma a lanciare l'allarme ci pensa Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'Irccs Istituto ortopedico Galeazzi di Milano. "Le nuove varianti Omicron, la 2 e la 3 sono contagiosissime, molto più della prima. Da fine mese non si devono aprire i rubinetti istantaneamente, sarebbe meglio che l'utilizzo del Green Pass ed altre restrizioni rimanessero ancora e venissero tolte progressivamente dal 31 marzo". E ancora  "Riapriamo con buonsenso perché vedremo tra una quindicina di giorni gli effetti di questo rialzo. Se i dati delle terapie intensive e la mortalità dovessero risalire - ha spiegato il medico- allora andranno fatti ragionamenti diversi sul mantenere più cautela".

Silvio Brusaferro,

Sulla maggior contagiosità delle variabili Omicron concorda anche Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss): "Se andiamo a vedere i vari sottolignaggi della variante  Omicron" di Sars-CoV-2, "osserviamo che stanno crescendo alcuni lignaggi come il BA.2", la cosiddetta Omicron 2, "che le evidenze anche internazionali ci segnalano come maggiormente trasmissibile rispetto al BA.1".

 Pierpaolo Sileri

Più tranquillizante l sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri: Si sta registrando un lieve aumento dei contagi, non solo in Italia ma anche in altri Paesi europei. Non è però significativo finché non si vede un aumento dei ricoveri, che per ora non c'è». Questo incremento «è verosimilmente dovuto alle sottovarianti di Omicron, di cui una è più diffusiva di Omicron stessa. E si verifica soprattutto tra non vaccinati, in tutte le fasce di età, prevalentemente adolescenziali". "La maggior circolazione non si traduce in aumento di ricoveri - osserva Sileri - quindi la situazione è francamente sotto controllo». 

Paolo Bonfanti

 "Perché la curva dei contagi è tornata a risalire?". Secondo Paolo Bonfanti, primario infettivologo dell'Asst di Monza, innanzitutto "bisogna tenere presente che non si tratta di un fenomeno solo locale, ma che sta avvenendo in tutta Europa". Un trend per spiegare il quale l'esperto chiama in causa la combinazione di "tre fenomeni distinti. Il primo è la maggior diffusione della variante Omicron 2, più contagiosa rispetto alla precedente", anche se "fortunatamente i vaccini proteggono anche verso questa nuova variante". Il secondo aspetto è che "purtroppo si sta osservando un calo dell'adesione alla campagna vaccinale soprattutto nei bambini e nei candidati alle terze dosi". Infine, la "terza possibile ipotesi è un allentamento dell'adesione alle misure personali di contenimento".  "A fine marzo cesserà lo stato di emergenza, ma il virus non scomparirà: sarà quindi importante - avverte lo specialista - la responsabilità di ciascuno nel continuare ad usare le misure di precauzione, soprattutto negli ambienti chiusi, per proteggere sé e le persone più fragili esposte maggiormente al Covid". 

Omicron 2 e 3 

Nel mondo è ormai quasi unica e sola, e il suo dominio si estende in tutti i continenti. E' la variante Omicron di Sars-CoV-2, nelle varie versioni che affollano la sua famiglia. Secondo ll'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), ha ormai quasi letteralmente spazzato via la Delta, unica altra variante di cui al momento rimane una flebile traccia.  Guardando all'interno della famiglia, tra i lignaggi discendenti di Omicron riportati negli ultimi 30 giorni BA.1.1 resta la sottovariante predominante, rappresentando il 41% delle sequenze Omicron (187.058), ma a insidiarla ci pensa Omicron 2 (BA.2) che - come previsto dagli esperti ormai da settimane - cresce e rappresenta adesso il 34,2% delle sequenze (156.014) a livello globale. Segue BA.1 che pesa per il 24,7% e conta 112.655 sequenze. BA.3 resta invece al momento molto più indietro: conta 101 sequenze, meno dell'1%.  E poi ci sono le varianti mix, spiega l'agenzia Onu per la sanità: "Il Technical Advisory Group sull'evoluzione del virus Sars-CoV-2 (Tag-Ve) e l'Oms sono a conoscenza di report, di segnalazioni, su varianti ricombinanti che hanno un po' di Delta e un po' di Omicron, oppure altre segnalate sono varianti ricombinanti dei due sottolignaggi Omicron BA.1 e BA.2.