Pregliasco: rialzo contagi Covid continuerà. E "virus cugini" aprono strada a influenza

Il virologo milanese: incremento era atteso, speriamo si tratti di un'onda e non di un'ondata. Fare richiamo, soprattutto gli anziani

Milano - "I dati Covid in crescita annunciano il ritorno, più che previsto, del virus, o meglio di un rialzo della circolazione virale visto che Sars-Cov-2 non è mai andato via. Presumibilmente vederemo ancora crescere i numeri, speriamo si tratti di un'onda, come è facile che sia, e non di un'ondata, comunque meno probabile in questa fase". A dirlo è il virologo dell'università Statale di Milano, Fabrizio Pregliasco.  "Purtroppo stiamo andando nella direzione che era attesa - continua Pregliasco - con una presumibile costante risalita nelle prossime settimane, legata a una 'normalità' dell'epidemia, che per altro abbiamo favorito con la riapertura delle attività, scuola compresa. Costatiamo il ritorno dei contagi, con molte reinfezioni e casi tra i vaccinati, condizioni che fortunatamente evitano i rischi di malattia grave ma che non risparmiano sintomi come febbre e stanchezza, anche nei giovani. Credo che l'aumento registrato questa settimana dei casi sia solo l'inizio di quello che sarà, con l'abassarsi delle temperature e con l'aumento degli sbalzi temici". 

I datiCovid di sabato 24 settembre
I datiCovid di sabato 24 settembre

I dati Covid di oggi

Oggi sono 22.265 i nuovi casi di positività al Covid-19 (ieri 21.085) e 43 i decessi (ieri 49) registrati in Italia nelle ultime 24 ore. Sono 16.084 le persone dimesse/guarite. I tamponi totali processati compresi quelli molecolari e gli antigenici, sono stati 152.421. Il tasso di positività registrato è del 14,6%, in aumento rispetto al 13,9% di ieri. Le terapie intensive scendono di 8 unità (ieri -4) e ora sono 126 con 7 ingressi del giorno. In calo anche i ricoveri ordinari, 20 in meno (ieri -37), per un totale di 3.293.

Covid in Italia e Lombardia, il bollettino di oggi sabato 24: 22.265 casi e 43 decessi

Booster vaccino

Per il virologo importante dunque "fare una dose di richiamo, a 4 /6 mesi dalla guarigione o dall'ultima vaccinazione per mettersi al riparo dagli effetti più pesanti del virus, soprattutto per gli anziani. L'onda di risalita non la fermiamo con la vaccinazione, perché non impedisce il contagio, ma ci si può proteggere dai rischi più gravi. Misure come lavaggio delle mani, mascherina e distanza, invece, restano sempre utili a ridurre i contagi".  

Attenzione: arriva l'influenza

Con il calo delle temperature e gli sbalzi termici "arrivano i virus cugini dell'influenza" e aprono la strada alla vera e propria epidemia che, come sempre, "si presenterà con più evidenza quando il freddo sarà più intenso e prolungato" aggiunge Pregliasco."Ci sono stati già dei casi sporadici di influenza - ricorda Pregliasco - perché oggi, rispetto al passato, abbiamo un sistema di sorveglianza più sensibile, e possiamo rintracciare anche quei pochi casi 'anticipatori' che in passato sfuggivano. Andando invece avanti, con il susseguirsi di sbalzi termici, cominceremo a vedere i virus 'cugini' dell'influenza - adenovirus, rinovirus, enterovirus e anche coronavirus - che precederanno la vera e propria stagione influenzale. Come sempre ci aspettiamo che si presenti, più avanti nel tempo con l'inverno, nella sua forma più consistente".

Virus "cugini" che aprono la strada all'influenza

I virus 'cugini' sono caratterizzati da "sintomi meno pesanti" e manifestazioni variegate, respiratorie ma anche gastrointestinali."  Per quanto riguarda l'intensità dell'epidemia influenzale "se facciamo il paragone con quello che è successo nella stagione epidemica in Australia, che loro considerano la più pesante degli ultimi 5 anni, possiamo aspettarci un'intensità medio alta della circolazione virale".