Coronavirus in Lombardia, crescita dei contagi: Varese guida la classifica

Fra agosto e settembre +14%. La media regionale si ferma a +7%. Alta anche Milano. Aumenti bassi nelle zone rosse di marzo

Coronavirus

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Milano, 4 ottobre 2020 -  L’effetto delle vacanze, prima che la scuola cominciasse, ma anche la circolazione del SarsCov2 nei primi dieci giorni di scuola. La fotografia del numero dei casi di coronavirus accertati da tampone, nelle cifre ufficiali della Regione, traccia un solco netto, profondo. Da un lato le province più colpite nella prima grande ondata di contagio che oggi vedono aumentare i casi in modo assai più blando. Sull’altro lato quelle dove il virus aveva infierito in modo meno violento, e nelle quali oggi si espande con maggior vigore, Varese su tutte, dove la crescita è del 14%. Il confronto fra i dossier del 24 luglio e del 23settembre, parla di un incremento in tutta la Lombardia di circa 7mila casi, passando da 93mila a oltre 100mila nell’arco di circa due mesi. Come a dire che il 7 per cento del totale dei positivi al virus in Lombardia si è aggiunto nell’arco di due mesi.

Ma c’è chi oggi è più al sicuro: Sondrio, nel suo relativo isolamento, in due mesi (nonostante le vacanze dei milanesi in valle) ha segnato una crescita di casi del 3,6%. A +3,9% si ferma invece l’incremento di Lodi, provincia che è stato il primo focolaio italiano della malattia. Di appena il 3% si cresce in 60 giorni nel Cremonese, altra zona molto colpita. E del 5,1% Bergamo, che con Nembro, Alzano e la Valle Seriana ha rappresentato uno dei territori con la maggiore mortalità. Finisce qui l’elenco delle province sotto la media lombarda.

E comincia invece la lista di quei territori che nella prima fase della pandemia avevano maggiormente beneficiato degli effetti del lockdown, che aveva bloccato l’espansione del contagio. Che oggi ha preso con maggiore vigore. Se Brescia si ferma a un +7%, in linea con le medie lombarde, non si discostano troppo da questo livello neppure Lecco (+7,2 in due mesi) né Pavia (+7,8%). Chi fa numeri più alti è Como con la sua provincia (+9%).

Ma esiste una terza fascia di territori dove l’espansione del coronavirus è stata decisamente più significativa. Prima fra tutti l’area metropolitana milanese, che segna un aumento nel bimestre agosto-settembre di positivi al tampone di ben il 12,47%. Seguita a ruota, anche per contiguità geografica e di stili di vita, dalla Brianza: +12,2%. Ma nel panorama si segnalano due anomalie: Mantova, lontana da Milano ma evidentemente esposta ad altre fonti di diffusione del SarsCov2, segna +12%. Ma il record spetta a Varese, con una crescita doppia rispetto alla media lombarda. Qui si è passati dai 3.975 positivi al virus del 24 luglio ai 4.534 del 23 settembre.