Gallera: esenzione per visite ed esami post-Covid, tamponi a tappeto in caso di focolai

L'assessore illustra le novità del "Pacchetto sanità". Stanziati 15 milioni per assumere persone per il 'tracciamento' dei soggetti positivi

L’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera

L’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera

Milano, 30 giugno 2020 - Approvato oggi dalla Giunta regionale il 'pacchetto sanità'. "Tutti i cittadini che hanno avuto il Covid faranno gratis tutti gli esami e le visite con prescrizione medica, beneficiando di una esenzione regionale in attesa che il Governo la introduca a livello nazionale". Lo ha annunciato l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, spiegando le misure adottate. "Le esenzioni riguardano in particolare le visite infettivologiche, pneumologiche, cardiologiche, neurologiche, fisiatrica ed ematologica con gli esami diagnostici ad esse collegate", ha spiegato. "Le misure adottate oggi, inoltre, rendono totalmente rimborsabile il tampone eseguito a seguito di positività anche a test sierologico privato - aggiunge Gallera - qualunque sia l'esito del tampone stesso".

Il tracciamento dei positivi 

Per quanto concerne il fronte della prevenzione sono stati stanziati anche 15 milioni di euro per assumere "fino a 892 persone che saranno destinate al 'tracciamento' dei soggetti positivi ovvero alla definizione dei loro contatti, e ad effettuare tempestivamente i tamponi in questa fase di particolare attenzione alle attività territoriali". 

Misure anti-focolai

In caso di nuovi focolai Covid in comunità chiuse, come ambienti di lavoro, quartiere o condomini, ogni Ats, in base alle nuove delibere della Regione "a fronte dell'evidenza di trasmissione del virus, provvederà all'esecuzione dei test diagnostici molecolari a tutta la collettività" ha specificato l'assessore in una nota. In più "ogni Ats attiverà settimanalmente approfondimenti epidemiologici individuando l'ambito territoriale che ha avuto il maggior numero di casi positivi nella settimana precedente, disponendo nelle zone dove risiedono i casi risultati positivi (ad esempio le sezioni di censimento) fino a 150 tamponi e valutando anche l'esecuzione del test sierologico".