Coronavirus in Lombardia, sotto quota mille i ricoverati in terapia intensiva

64.135 casi (+1041), +241 decessi. Crollo dei ricoveri: -790. Fontana: se rispettiamo regole situazione migliora, obiettivo zero contagi

Coronavirus

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Milano, 17 aprile 2020 - Oggi sono 64.135 i positivi nella regione Lombardia (+1041, in crescita rispetto a ieri). I decessi hanno raggiunto quota 11.851 (+243). Stando ai numeri forniti da Palazzo Lombardia il dato più confortante sul fronte della diffusione di Covid-19 arriva dalle terapie intensive: dopo settimane è sceso sotto la soglia simbolo di mille pazienti il numero di persone ricoverate, per un totale di 971 (-61 rispetto a ieri). Altro elemento che fa sperare è quello degli accessi in codice rosso in pronto soccorso, che dopo il picco epidemico, "sono tornati a livelli di sostanziale normalità". Diminuisce anche il numero di ricoverati negli ospedali per Covid: sono infatti 790 meno di ieri. Al momento sono 243.512 i tamponi eseguiti, 10.839 quelli analizzati da ieri. 

Il riepilogo dei dati lombardi di venerdì 17 aprile
Il riepilogo dei dati lombardi di venerdì 17 aprile

I dati delle province

In provincia di Milano sono 325 i nuovi casi di coronavirus, che portano il totale a 15.277. A Milano città si registrano 166 nuovi positivi, per un totale di 6326. Sono 212 i nuovi casi a Brescia, 11.567 da inizio emergenza. Tutti sotto quota cento i dati delle altre province, a partire da Bergamo dove i nuovi casi sono 72 (10.590 in totale).  A Como 2.285 (+52), a Cremona 5.313 (+40), a Lecco 2.005 (+19), a Lodi 2.678 (+52), a Monza e Brianza 3.975 (+43), a Mantova 2.748 (+57), a Pavia 3.448 (+58), a Sondrio 866 (+2), a Varese 2.021 (+68). 

I casi per provincia di venerdì 17 aprile
I casi per provincia di venerdì 17 aprile

Fontana: obiettivo contagi zero

"I numeri anche oggi sono un po' migliori e la cosa ci rasserena molto" ha detto il presidente della Regione Attilio Fontana. Fontana ha quindi esortato "ancora massima attenzione nelle prossime settimane" perché "se rispettiamo le misure imposte la situazione migliora e il miglioramento sono convinto più andiamo avanti più sarà importante", ha detto. Quindi "cerchiamo di avvicinarci al contagio 'zero".   "Dall'inizio di questa epidemia negli ospedali pubblici di Milano sono nati 1541 bimbi -ha detto il presidente della Lombardia -. È una cosa che ci fa piacere" come il fatto che le donne positive al Covid che hanno partorito ora sono guarite "e stanno tutte bene". "Questo - ha concluso - è un segno della ripresa della vita".

Riapertura graduale e subordinata a via libera esperti

"La riapertura dal 4 maggio è subordinata al via libera esperti, noi non ci assumiamo questa responsabilità, se non c'è certezza di riprendere una vita quasi normale" ha precisato il presidente della Regione Lombardia per parlare dell'incontro di questa mattina con parti sociali e università sulla riapertura delle attività. Ad ogni modo, ha specificato Fontana, "la ripresa sarà graduale e l'apertura progressiva". Nella riunione, ha spiegato Fontana, "abbiamo trattato della riapertura del 4 maggio, che dovrà essere fatta rispettando le '4 D' di cui abbiamo tanto discusso", indicando che nel riaprire "ci dovrà essere grande rispetto per la sicurezza dei lavoratori e di tutti i cittadini lombardi". In questa ottica, serve "un nuovo modo per affrontare il lavoro" in vista del 4 maggio bisogna "prepararsi con un certo anticipo".

"Grande soddisfazione marchio Ce su test sierologico"

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha espresso "grandissima soddisfazione per la marcatura CE del test sierologico sviluppato in collaborazione con l'IRCCS San Matteo di Pavia". Per Fontana, "la battaglia contro il Coronavirus è ancora lunga, ma grazie ai nostri ricercatori vinceremo noi". Oggi Diasorin ha annunciato di aver marcato CE il test LIAISON SARS-CoV-2 S1/S2 IgG e di essere pronta alla sottomissione del test alla Food and Drug Administration per ottenerne l'approvazione ad uso di emergenza sul territorio statunitense. Il nuovo test sierologico è stato sviluppato in collaborazione con il Policlinico San Matteo di Pavia e ne sono state valutate le prestazioni su oltre 1500 pazienti.

Degenze di sorveglianza e Usca

Come spiegato dall'assessore al Welfare Giulio Gallera  a margine dell'audizione nella Commissione Sanità "sono 991 i posti nelle degenze di sorveglianza attivati finora in Regione Lombardia". L'assessore lombardo ha dichiarato che "attualmente sono attive 44 Unità speciali di continuità assistenziale (USCA), le quali hanno già effettuato circa 3.500 visite a domicilio".  "Abbiamo rafforzato le azioni e il livello delle cure e dell'assistenza territoriale - conclude Gallera - in stretta collaborazione con i Medici di base, a beneficio dei cittadini e della loro salute".  Ecco il numero dei posti nelle degenze di sorveglianza suddivisi per ATS: Città Metropolitana di Milano: 276; Insubria: 130; Brianza: 116; Brescia: 116; Bergamo: 70; Valpadana: 114; Pavia: 149; Montagna: 20. 

Camici in arrivo da filiera lombarda

Una prima fornitura di 725.000 camici e 37.000 kit composti da camice, cuffia e calzari per i medici lombardi, fornitura prodotta da aziende che hanno riconvertito parte della loro produzione per sopperire alla mancanza di dispositivi di protezione per i sanitari. Lo ha riferito l'assessore all'Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, che è a capo della task force per la produzione di mascherine e Dpi. "Il materiale utilizzato per produrre questi dispositivi e' realmente protettivo ed è stato verificato in collaborazione con il Politecnico di Milano e successivamente testato e certificato da 'Centrocot', laboratorio autorizzato a fornire la certificazione con marchio Ce"