Coronavirus in Lombardia, Gallera: "Oltre 60mila contagiati, tornano a salire i decessi"

Non molla la presa nella provincia di Milano il Covid-19, dove il trend è ancora in rialzo. "Ancora troppa gente in giro"

Coronavirus (Ansa)

Coronavirus (Ansa)

Milano, 13 aprile 2020 - "I dati sono aihimè non così soddisfacenti". Esordisce così, nella consueta conferenza stampa, l'assessore al Welfare Giulio Gallera. In Lombardia i nuovi positivi al coronavirus nelle ultime 24 ore sono stati 1.262 raggiungendo il totale di 60.314. Ieri c'era stato un aumento di 1.460 casi ma oggi sono stati processati circa 4.000 tamponi in meno. I decessi sono 10.901, con un aumento di 280 mentre ieri era stato di 110. I ricoveri sono arrivati a 12.028, con un aumento di 58, mentre i ricoverati in terapia intensiva sono 1143, con un calo di 33. Sale a 36.242 il numero dei dimessi, +956 nelle ultime 24 ore.

"Dati stabili - sottolinea Gallera - ma la linea non scende con quella determinazione che dovrebbe avere, soprattutto nella città di Milano". E ha aggiunto: "Il nostro sforzo sta dando risultati positivi, i dati delle prime settimane prevedevano scenari agghiaccianti senza l'adozione di misure che sono state prese con grande tempestività da Regione Lombardia che ha convinto il governo. Le nostre ordinanze sono sempre state più restrittive di quelle nazionali e hanno portato a una flessione del contagio". Un commento sui dati è arrivato anche dal presidente della Regione Attilio Fontana: "I numeri sono sempre costanti. Abbiamo avuto un momento in cui si sono abbassati, poi sono rimasti in piano, non salgono ma non scendono". E ancora: "Credo si sia vicini all'inizio della discesa, se continueremo a mantenere comportamenti virtuosi e rigorosi e a rispettare le regole. Proprio perché pensiamo che sia vicino il giorno in cui potremo allentare le misure, in questi ultimi giorni dobbiamo cercare di essere più rigorosi possibile".

Milano, trend ancora in rialzo

Non molla la presa nella provincia di Milano il Covid-19: anche oggi è alto, il numero dei nuovi contagi +481 (ieri 412) per un totale di 14.161. In città i nuovi casi sono 296 (ieri 193) per un totale di 5.857.  "Molti ci dicono che c'è ancora troppa gente in giro. Avete perfettamente ragioen - ha detto l'assessore Gallera -. I controlli li fanno le forze dell'ordine e la polizia locale. Sono loro che devono garantire il fatto che le quarantene vengano rispettate e la gente non esca di casa. Noi interloquiamo costantemente sia con gli amministratori locali sia con le prefetture affinche' siano molto capillari e rigidi nel fare tutto questo".

I dati delle province

Il dato provinciale vede Bergamo a 10.391 positi (+82), in linea con il dato di ieri, Brescia 11.058 (+100), dato in diminuzione rispetto a ieri. Como 2.015 (+91), meno di ieri, Cremona 4.945 (+224), Lecco 1.911 (+30), coerente a ieri, Lodi 2.559 (+16), dato piu' basso di ieri, Monza e Brianza 3.720 (+81), Milano 14.161 (+481), cresce, Mantova 2.571 (+85), Pavia 3.193 (+60), piu' basso rispetto a ieri, Sondrio 796 (+76) e Varese 1.711 (+48). A Milano citta' ci sono 296 positivi in piu', ieri erano +193.  

Quarantene di un mese e test prima di rientrare al lavoro

"Stiamo lavorando per attivare il maggior numero di test prima che le persone tornino a lavorare, siano operatori sanitari che cittadini. Oggi la maggiore criticità sui tamponi è la mancanza di reagenti", ha detto sempre Gallera ricordando che "ad oggi i laboratori fanno più di 10mila tamponi al giorno e contiamo, anche grazie a innovazioni da qui a breve, di poter ampliare siginficativamente la capacità di eseguire tamponi" che ora riguarda solo alcune persone. "Abbiamo deciso di consentire di prolungare la quarantena ai lavoratori in malattia per covid o presunto covid perché c'è un tempo di latenza di 3-4 settimane" ha detto ancora lpassessore. Per cui i medici di medicina generale "evono prorogare le quarantene con certificato medico con il codice apposito per consentire a coloro che svolgono ttività produttive aperte o servizi pubblici essenziali di restare in quarantena fino al 3 maggio e comunque per 28 giorni". Una misura che si accompagna alla previsione di fare più tamponi possibile alle persone in uscita per verificare che non siano più infette.

Famiglie insieme nel giorno di Pasqua

"A Cremona vengono messi insieme nella stessa stanza, almeno per il giorno di Pasqua, uno accanto all'altro, marito e moglie" entrambi pazienti covid ricoverati a Cremona. A mostrare i due coniugi che si collegano in una video telefonata con i familiari che si trovano all'esterno è stato l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera. Questa "e' una buona notizia - ha detto - perche' unno dei grandi traumi che ha creato il coronavirus e' l'impossibilita' per i parenti a stare vicino a coloro che sono malati di cornavirus". Questo sia in ospedale sia per chi si trova in uan Rsa. A Cremona, come mostrato nel video, erano stati messi nella stessa stanza di ospedale "marito e moglie per aiutarli a condividere un momento di dolore e a far passare in maniera meno dura" queste giornate. 

F. Sala: "A Pasqua movimento come altre domeniche"

Per quanto riguarda i movimenti, sulla giornata di ieri "siamo al 25%" rispetto ad una giornata normale di prima dell'emergenza. "E' una normale domenica, a Pasqua abbiamo avuto lo stesso movimento che abbiamo avuto in tutte le domeniche" dell'emergenza. Lo ha detto il vicepresidente della Regione Lombardia Fabrizio Sala, parlando dei dati della mobilità in Lombardia nella giornata di Pasqua. "E' un dato positivo, ricordiamo che anche la domenica i medici vanno al lavoro. E' andata bene, sabato eravamo al 32%, era un po' alto, e venerdì eravamo al 41%, tre punti percentuali superiore alle precedenti settimane".

Cassa integrazione garantita per 100mila lavoratori lombardi

"Ventimila aziende lombarde, per un totale di 57mila lavoratori, hanno fatto richiesta per la cassa integrazione in deroga. Questi i numeri registrati prima di Pasqua da Regione Lombardia, e attualmente sono in lavorazione le domande di almeno altri 50mila dipendenti". È quanto si legge in una nota di Regione Lombardia. "Tutti - prosegue la nota - potranno beneficiare dell'anticipo della cassa integrazione garantito da Regione Lombardia: i fondi saranno erogati nei prossimi giorni, su richiesta degli interessati alla propria banca". 

Test sierologici a breve

"A breve ci aspettiamo dall'Istituto superiore di sanità il provvedimento che dà l'ok ai test sierologici, ma non siamo stati fermi. Abbiamo diverse sperimentazioni, una fatta con Pavia, è un test molto importante e ci auguriamo che avrà a breve il marchio CE" Lo ha detto  il vicepresidente della Regione Lombardia Fabrizio Sala, che in merito ai tempo ha aggiunto "sono quelli della scienza, ci hanno detto 10-15 giorni da oggi.