
Rappresentanti delle attività artigiani con Dorina Bianchi del Mibact
Milano, 13 luglio 2017 - Non uno su mille. Ma molti di più, 36 su cento. L’obiettivo: essere tra chi «ce la fa». A vivere realizzando bomboniere. Insolito. Di certo, quello che non ti aspetti se chiedi a un giovane tra i 15 e i 25 anni il mestiere della vita. I lombardi invece si vedono artigiani. Con le idee chiare anche sul tipo di “laboratorio”, stando alla ricerca realizzata dall’agenzia di comunicazione di impresa Klaus Davi and Co. Confezionare bomboniere esercita fascino sia sui ragazzi (13%), sia sulle ragazze. Sarà l’effetto Bianca Balti, la top model che dalla California non ha nascosto l’apprezzamento per le bomboniere di Lodi e per l’artigianato made in Italy? «Di certo il lavoro manuale può rappresentare anche un’occasione di riscatto professionale e personale», assicura Silvia Berra, 42 anni, un laboratorio (Colors Lab) a Busto Garolfo, nel Milanese. Silvia e l’artigianato si sono incontrati al traguardo dei 40 anni. Dopo aver perso un impiego nelle risorse umane di un’azienda.
«Ho iniziato ridando vita a oggetti considerati uno scarto - racconta la 42enne -. Sono nate linee di arredo casa e bomboniere. E ora ho trasformato l’attività produttiva in una palestra motivazionale: aiuto chi vuole rilanciarsi colorando, verniciando, dando nuova vita a vecchi oggetti (email: info.colorslab@gmail.com). È un antistress». Bomboniere, ma non solo. La Lombardia che riscopre i mestieri di una volta conquista i giovani anche con la lavorazione della seta e con il tessile (il 30% degli intervistati). Al terzo posto un altro artigianato che non ti aspetti, il liutaio (27%), che a Cremona ha ancora la sua roccaforte. Segue l’arte orafa (24%) sia di gioielli che di metalli preziosi, concentrata soprattutto a Milano. Ma le sorprese non sono finite, se il 21% dei giovani si dice attratto dalla produzione dei pezzotti, termine non proprio quotidiano nel vocabolario dei 2000, eccetto (forse) in provincia di Sondrio dove resiste la lavorazione a mano dei tappeti rustici e colorati. E poi le pipe in radica, che affascinano il 17,5% dei ragazzi. Rispolverate - è il caso di dirlo - dai videoclip musicali, produrle è diventato un mestiere che piace. In fondo alla top ten dell’artigianato giovane, dopo vimini, pelletteria e ricamo al tombolo, ecco le armi (10%) alimentato dal mito di un’eccellenza bresciana e lombarda: la Beretta.