Lotta al Covid: efficace all'85% l'anticorpo monoclonale sviluppato in Svizzera

Nato nei laboratoti Humabs Biomed, VIR-7831 è efficace anche contro le varianti britannica, sudafricana e brasiliana

Ricerca medica (foto di repertorio)

Ricerca medica (foto di repertorio)

Bellinzona (Svizzera) - VIR-7831 è "efficace all'85%". L'anticorpo anti Covid-19 sviluppato a Bellinzona, in Canton Ticino, potrebbe aprire scenari inediti nelle cure contro il coronavirus.

A rivendicare i risultati dell'anticorpo monoclonale, nel prevenire l'ospedalizzazione e la morte dei pazienti affetti da Covid-19, è la società farmaceutica californiana VIR Biotechnology che sta sviluppando VIR-7831 tramite la controllata ticinese Humabs Biomed, in collaborazione con l'azienda britannica GlaxoSmithKline. In un comunicato, VIR Biotechnology annuncia che una domanda di approvazione accelerata sarà presentata negli Stati Uniti e in altri Paesi.

L'azienda californiana riferisce inoltre che un comitato indipendente ha raccomandato la sospensione del reclutamento di persone per uno studio di fase III - che dovrebbe valutare l'utilità del preparato per il trattamento precoce in pazienti ad alto rischio di ospedalizzazione - a causa di "chiare prove di efficacia". Questa raccomandazione si base sull'analisi dei dati di 583 pazienti: decessi e ricoveri in ospedale di pazienti che hanno ricevuto il VIR-7831 sono stati dell'85% inferiori rispetto a quelli a cui è stato somministrato un placebo. VIR Biotechnology e GlaxoSmithKline hanno anche annunciato i risultati di un nuovo studio che, sulla base di analisi in vitro, dimostra che VIR-7831 è efficace anche contro le varianti britannica, sudafricana e brasiliana del Covid. A differenza di altri anticorpi monoclonali, quello sviluppato da Humabs si lega infatti a un epitopo altamente conservato della proteina Spike, rendendo più difficile sviluppare resistenza.