Donne e alcolismo, una lombarda su tre ha problemi di dipendenza: i numeri dell’emergenza

Il dato sopra la media nazionale, fenomeno stabile tra gli uomini. La regione è al primo posto con 204 morti collegate al consumo di alcol

Consumo di alcolici

Consumo di alcolici

Milano – Il rischio zero esiste solo se si evita totalmente il consumo di alcol, ma il messaggio fatica a passare perché si scontra con fattori culturali che portano adulti e giovani a sottovalutarne i rischi per la salute. Eppure l’Istituto Superiore di Sanità lo dice chiaramente: molti studi hanno ormai dimostrato che i rischi aumentano all’aumentare della quantità di alcol ingerita e che non esiste un livello di alcol sicuro per la salute. Anche piccole quantità infatti aumentano la possibilità di sviluppo di tumori, danni cerebrali e numerose altre patologie. Anche altri fattori incidono sui rischi alcol-correlati come la quantità di alcol assunta nel corso della vita, la frequenza del consumo, le quantità ingerite per singola occasione, il contesto, se si beve a stomaco vuoto o insieme a farmaci o altre sostanze, la suscettibilità individuale. Eppure i consumatori a rischio sono in aumento. Il trend è confermato anche in Lombardia dal rapporto 2024 (relativo al 2022) “Epidemiologia e monitoraggio alcol-correlato in Italia e nelle Regioni“, pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità in occasione dell’Alcol Prevention Day.

In Lombardia i consumatori di bevande alcoliche sopra gli 11 anni sono stati il 76,6% degli uomini e il 59,8% delle donne, dati in linea con la media nazionale e stabili rispetto al 2021. Entrando nel dettaglio delle diverse tipologie di alcol, a livello regionale sono in aumento e sopra la media nazionale le consumatrici di aperitivi alcolici, ovvero il 36,8% delle donne (+13,3%). Inoltre sono sopra la media, anche se stabili rispetto al 2021, i consumatori maschi di superalcolici (39,9%). Sotto la media nazionale i consumatori maschi di amari, il 40,6%. Per quanto riguarda i consumatori a rischio sulla base del criterio dell’Istituto Superiore di Sanità, invece, si rileva un aumento: nel 2022 la prevalenza è stata del 21,9% tra gli uomini e del 10% tra le donne, mentre nel 2021 era al 9,3% tra le donne e al 21,7% tra gli uomini.

A preoccupare sono fenomeni come il binge drinking, l’abbuffata di alcolici, che influisce negativamente su una serie di funzioni cognitive tra cui la memoria, la pianificazione e il controllo motorio complesso, perdita che può portare a comportamenti inaspettati e lesioni. In Lombardia sono binge drinker l’11,3% dei maschi e il 4% delle femmine. Sul fronte mortalità alcol-attribuibile, se si guarda al rapporto rispetto al numero di residenti la Lombardia non è tra le peggiori. Ma è al primo posto per valori assoluti, con 43 decessi tra le donne e 171 tra gli uomini, dati in crescita rispetto al pre-Covid (nel rapporto 2020 si dà conto di 163 decessi tra gli uomini e 31 tra le donne, nel 2018 erano stati rispettivamente 166 e 34).