GABRIELE MORONI
Cronaca

Adunata Alpini a Milano, in 500mila pronti a sfilare in centro

Fioriscono le penne nere. E si vedono soltanto loro, spuntano ovunque

Cerimonie ufficiali e festa per strada

Milano, 11 maggio 2019 - Fioriscono le penne nere. E si vedono soltanto loro, spuntano ovunque. Saranno 500mila domani a sfilare per il centro di Milano, adunata numero 92, nella città dove un secolo fa è nata l’Associazione nazionale alpini. Un popolo di Alpini che dalle nove del mattino attraverserà la città, da corso Venezia a largo Cairoli. Ieri in mattinata il via ufficiale. Squilli di tromba e alzabandiera in piazza Duomo. Autorità. Alpini e non solo ad applaudire. Il corteo, guidato dalla fanfara della Brigata Julia, raggiunge poi il Monumento ai Caduti, in piazza Sant’Ambrogio-Largo ai Caduti Milanesi per la Patria, dove viene deposta una corona. Ancora fiori al monumento all’Alpino, nel Giardino Bompiani, in via Vincenzo Monti. Nel primo pomeriggio una piccola città si apre alla città. Viene inaugurata la Cittadella degli alpini, costruita e cresciuta silenziosamente al Parco Sempione, per dire come generosità e professionalità diverse, passione e tecnica, si possono coniugare.

Alzabandiera congiunto di alpini “civili” e alpini in divisa sulle note dell’inno nazionale perché quest’anno, per la prima volta, truppe alpine e Ana, in trecento, hanno lavorato in maniera congiunta per realizzare la Cittadella. Commosso Sebastiano Favero, presidente dell’Ana, quando dice: «Questa è la prima Cittadella davvero completa, perché contiene l’intero spirito alpini, senza distinzione tra alpini in armi e in congedo». È stata equipaggiata un’area di 24mila quadrati. Grandi cucine. Interminabili tavolate che basta un’occhiata per immaginarle imbandite e affollate. Frigoriferi. Il maxi-schermo. Un ospedale da campo perché è bene prevedere, esorcizzandole, anche le emergenze.

L’ospedale aviotrasportabile che da trent’anni segue gli alpini in soccorso delle popolazioni di mezzo modo, tra alluvioni, terremoti, tsunami. Al Parco Sempione si può vedere solo una parte di una struttura che al completo prevede oltre 300 operatori, una cucina da 250 pasti l’ora, un impianto per rendere potabile l’acqua. Le postazioni sono una quarantina. In piazza del Cannone i grandi mezzi dell’esercito: un elicottero, il blindato Centauro, il Lince, i cingolati da neve Bv206, l’obice da montagna calibro 105. I mezzi di equipaggiamento di ultima generazione in uso uno agli Alpini e ai volontari Ana. L’area della Protezione civile, i percorsi per l’addestramento dei cani, le idrovore, i droni, le simulazioni di intervento per gestione di ordigni, aiuto alle persone, spegnimento di incendi boschivi. E ancora il Museo storico, con il suo carico di memorie. Saranno circa 10mila i partecipanti che per dormire hanno scelto, da alpini, l’“attendamento” in branda.