Abbiategrasso, treno regionale dimezzato: caos e malori

Chiuse 4 carrozze su 8, una donna si accascia a terra nella calca. Venti minuti d’attesa per l’ambulanza e i viaggiatori forzano le vetture vuote

Stipati come sardine in treno

Stipati come sardine in treno

Milano, 7 agosto 2018 - Andare al lavoro in treno da pendolare con 30 gradi già al mattino presto scoraggerebbe chiunque. Se poi ci si mettono pure i servizi che non funzionano, senza poter garantire almeno quel minimo di spazio vitale all’interno degli scompartimenti, il disagio è servito. Così ieri mattina, i pendolari abbiatensi hanno vissuto l’ennesimo lunedì nero. Tutti stipati come sardine sulla linea ferroviaria Mortara-Milano, nelle quattro carrozze a disposizione, visto che le altre quattro, secondo Trenord, non erano agibili e quindi sono rimaste chiuse. Una donna di 53 anni si è sentita male, crollando nel corridoio, in mezzo agli altri viaggiatori che subito si sono attivati. Qualcuno ha cercato di aiutarla offrendole acqua. Altri provando a rinfrescarla con mezzi di fortuna. Poi è intervenuto il personale della Croce Bianca di Magenta che l’ha trasportata dopo il collasso per accertamenti in ospedale. 

«Il 118 viene chiamato un giorno sì e uno no. Siamo ormai alla telefonata d’emergenza a giorni alterni per una situazione al limite del sovraumano. Chi si reca a Milano in treno o chi torna a casa da pendolare su questa tratta è un eroe», spiega Vanessa Giancane, presidente dell’associazione MiMoAl, che rappresenta i pendolari della Milano-Mortara-Alessandria. Poi un appunto: «I vagoni chiusi, che sono stati occupati a suon di spinte dai pendolari che stavano stipati nelle altre carrozze, non avevano problemi. L’aria condizionata c’era ed era funzionante. Non si capisce perché chiuderle». 

Dal canto suo Trenord ammette i guai di una linea con materiale rotabile vetusto: «Si tratta di una questione che si trascina da tempo». Non sono stati forniti invece dettagli sul «probelma» che avrebbe imposto la chiusura delle quattro vetture. Meno posti disponibili, per un numero di passeggeri al limite. Gli ultimi tre giorni hanno visto cancellazioni continue, unite a soppressioni e ritardi. Ieri mattina altra soppressione del treno delle 7.47 per Milano Porta Genova. Tutti fattori che fanno compiere agli utenti del servizio ferroviario su questa tratta vere e proprie acrobazie per arrivare in orario. Ma i calcoli saltano, quando per un malore il convoglio rimane bloccato venti minuti in attesa dell’ambulanza.