La Cremonese è uscita imbattuta da una trasferta importante come quella di Lecce e durante la gara con i salentini dell’ex Baroni ha dimostrato di essere la squadra più decisa a vincere. Al di là di queste considerazioni di partenza, però, non si può trascurare una classifica che si sta mettendo pericolosamente in salita per i grigiorossi e, d’altra parte, quella che sta diventando ormai la perdurante sterilità a concludere negli ultimi metri azioni che pure vengono costruite con i giusti criteri.
Un esempio di questa sterilità lo si è avuto anche al “Via del Mare”, dove, soprattutto nel secondo tempo, la formazione di mister Alvini ha creato i presupposti per il raddoppio, ma non è riuscita a trovare lo spunto vincente. Un successo che, invece, non è arrivato e lascia la Cremonese nella scomoda posizione di essere l’unica insieme alla Sampdoria a non aver ancora assaporato il gusto dei punti in questa prima parte della stagione.
In tutto questo e in vista della proibitiva sfida di domenica allo “Zini” con il Napoli, è doveroso dedicare uno sguardo anche alla questione tattica. Il tecnico toscano, dopo aver portato avanti la difesa a tre dall’inizio del ritiro, ha deciso (una mossa ricca di coraggio a dire il vero) di affrontare la partita più delicata di questo avvio di stagione tornando al 4-2-3-1 che è stato alla base dei successi dei grigiorossi con Pecchia in panchina. Una decisione, sperimentata dapprima nell’amichevole con il Fanfulla e poi “rigettata” nelle dichiarazioni di tutta la settimana, che puntava a trasmettere maggiore equilibrio alla squadra e più solidità in difesa, senza dimenticare una sorta di effetto scaramantico, legato al ritorno ad un modulo che ha riservato tante soddisfazioni ai tifosi cremonesi nella passata stagione.
In casa di un Lecce che ad un certo punto ha fatto vedere di gradire la divisione della posta in palio, la compagine di Alvini è tornata a farsi valere dopo il netto ko patito con la Lazio, ma non è riuscita a trovare la desiderata concretezza in zona-gol. In ogni caso sono emersi piccoli passi in avanti che serviranno decisamente alla Cremonese in vista del prossimo appuntamento, quando il lanciato Napoli di Spalletti metterà nuovamente a dura prova le certezze e le convinzioni che la matricola grigiorossa sta cercando di costruire.