
Il violino Stradivari
Cremona, 6 giugno 2015 - Buon compleanno Stradivari 1715. Il violino più prezioso, dal suono ineguagliabile, della collezione del Comune di Cremona, costruito dal liutaio più famoso di tutti i tempi, Antonio Stradivari, compie 300 anni. La storia della musica deve molto a Cremona e ai suoi Maestri liutai, per questo l’Accademia di Santa Cecilia in Roma ha voluto celebrare i 300 anni del violino Cremonese 1715, di Antonio Stradivari, esposto al Museo del Violino e simbolo della città. Ieri pomeriggio al MUSA, Museo degli strumenti musicali all'Auditorium Parco della Musica, i riflettori si sono dunque accesi sul liutaio più famoso e celebrato di tutti i tempi. Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, accompagnato dalla Presidente del Consiglio Simona Pasquali, l’arte di Stradivari ha ispirato un inedito confronto tra due capolavori, il Cremonese suonato da Anastasiya Petryshak ed il Toscano 1690, appartenente alla collezione del Musa ed affidato a Masha Diatchenko.
«La nostra identità che andiamo a presentare al mondo è dentro questi strumenti - ha detto il sindaco Galimberti - Il saper fare trasforma il sapere in bellezza artistica. La capacità delle mani a partire da idee e dentro un flusso di energia interiore, plasma la materia e si trasforma in musica, materiale e impalpabile. Dentro il violino c'è tanto della nostra storia e del nostro legame con altre parti del mondo. Nell'anno di Expo, si espone ciò che si è. È quello che stiamo facendo». Vicende storiche ed analisi degli strumenti sono state tratteggiate da Fausto Cacciatori, conservatore delle collezioni MdV, mentre Michele dall'Ongaro, sovrintendente dell'Accademia di Santa Cecilia, ha proposto interessanti percorsi di guida all’ascolto. Ma l’eredità vive anche nell’attività quotidiana del Museo del Violino, illustrata dal direttore generale Virginia Villa, e nel network internazionale «friends of Stradivari», presentato dal presidente Paolo Bodini. Domani, alle 11, nell’Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino verrà presentato il nuovo volume, edito dal Museo del Violino, curato da Fausto Cacciatori in collaborazione con Marco Malagodi ed Augusto Sarti, per rileggere storia e caratteristiche del violino.