PIER GIORGIO RUGGERI
Cronaca

Hascisc, è sequestro record a Soncino. Finiti in manette due operai pusher

Sul mercato nero la droga avrebbe fruttato oltre 30mila euro

Paolo Rosin, 54 anni, comandante della stazione di Soncino

Soncino, 1 agosto 2017 - Colpo grosso dei carabinieri di Soncino, coordinati dal comandante Paolo Rosin, che hanno teso una trappola a due spacciatori, sorprendendoli e arrestandoli e sequestrando anche il più grosso quantitativo di hascisc mai trovato nel borgo: 3,300 chili di stupefacente pari a un valore di oltre 30mila euro sul mercato nero. Sono finiti dietro le sbarre due operai del paese trovati mentre stavano trasportando hascisc in piena notte e arrestati dopo un breve inseguimento. Dopo notti di appostamenti all’alba di domenica si è presentata l’occasione giusta. I carabinieri si sono posizionati presso il cimitero, sulla strada che da Orzinuovi arriva in città e hanno atteso che arrivasse la Fiat Grande Punto di proprietà di un 39enne del posto perché i militari sospettavano che trasportasse stupefacente.

L’attesa non è stata lunga e intorno alle 4.30 in fondo al rettilineo è spuntata l’auto in questione. Però, qualche decina di metri prima di arrivare davanti a dove erano appostati i carabinieri, il 39enne alla guida e il suo compagno di viaggio di 27 anni si sono accorti della gazzella a lato della strada e hanno messo in atto un disperato tentativo di fuga, invertendo la marcia e accelerando al massimo. La mossa era però stata prevista dai militari che erano già pronti e si sono subito gettati all’inseguimento della vettura dei fuggitivi. Poche centinaia di metri e l’auto dei due operai è stata raggiunta e fermata. I militari hanno fatto scendere i due e un carabiniere ha perquisito la vettura, trovando ben presto, sotto il tappetino del passeggero, un involucro che conteneva cinque panetti di hascisc del peso di un etto ciascuno. Sono scattate le manette per i due che sono stati accompagnati in caserma. Poco dopo, intorno alle 5.30 del mattino, ai domicili dei due soncinesi si sono presentati dei carabinieri.

Entrambi gli arrestati vivono nella famiglia d’origine e prima di cominciare le perquisizioni i militari hanno dovuto spiegare quel che stava succedendo. Nella casa del 39enne non è stato trovato nulla, mentre in quella del 27enne, nella camera da letto ben celati, sono saltati fuori 28 panetti da un etto di hascisc, pronti per essere venduti. A quel punto la droga è stata sequestrata e i due sono stati accompagnati nel carcere di Cremona, dove oggi saranno interrogati dal magistrato. I due operai hanno piccoli precedenti per reati vari, ma non erano mai stati fermati per spaccio. L’hascisc rinvenuto è il più grosso quantitativo sequestrato a Soncino e i carabinieri ritengono che i due arrestati arrivassero da Milano e che tutto lo stupefacente sarebbe stato rivenduto a breve e poi distribuito esclusivamente sul mercato di Soncino per soddisfare la domanda locale. Difficile dire in quanto tempo sarebbe stato venduto nel paese, ma si ha l’impressione che un tale quantitativo avrebbe soddisfatto la domanda di droga per non oltre due settimane.