DANIELE RESCAGLIO
Cronaca

Pizzighettone, l'Adda si porta via il ponte: "Il crollo si poteva evitare"/ VIDEO

La rabbia dei residenti: "Viene da piangere, manca un aparte del paese"

Quello che rimane della passerella dopo il crollo

Pizzighettone, 1 novembre 2018 - Il colpo d'occhio sull’Adda senza la passerella fa male. Gera si è risvegliata il giorno dopo il crollo con l’amaro in bocca. «Mi viene da piangere, manca una parte del paese - racconta l’ingegnere Daniele Castelvecchio -. Sono nato nel 1983 e per me quell’opera c’è sempre stata, ho perso un pezzo di me». Ieri pomeriggio il ponte Trento e Trieste che collega la borgata con il resto del centro storico è stato riaperto, ridando fiato alla viabilità e riducendo i disagi per chi vive da questa parte dell’Adda.

«Sono rimasta molto male - racconta Patrizia Capelli -. Era impressionante il rumore che faceva, il fiume Adda alto così non l’avevo mai visto». Ma si poteva fare qualcosa per salvare la passerella? «Si poteva evitare - sottolinea Castelvecchio - perché l’accumulo di tronchi è cominciato domenica mattina e nel frattempo nessuno è sceso in acqua per pulire». Davanti alla passerella, uno dei ristoranti storici di Gera, il Guado: «Se il mezzo fosse arrivato prima, sabato o domenica, invece che martedì la passerella ci sarebbe ancora - afferma il titolare Fabio Morresi -. Ora la visuale è cambiata, ma anche le nostre abitudini. La passerella era sicura per i ragazzi e i bambini che potevano raggiungere il parco, ma anche per gli anziani».

Già negli scorsi anni gli uomini della protezione civile Anai erano intervenuti in situazioni del genere, tuttavia con un livello così alto e una corrente così forte era effettivamente una operazione molto pericolosa. «Sono consapevole di aver attivato tutti i canali di soccorso e di pronto intervento a nostra disposizione e ringrazio tutti quanti hanno collaborato alla gestione ottimale dell’emergenza: questo ha evitato che vi fossero feriti o danni alle persone - commenta il sindaco di Pizzighettone, Luca Moggi -. Abbiamo avuto un danno strutturale a un ponte costruito in via provvisoria nel 1977. Anche il passaggio delle utenze lungo la passerella era stato pensato come soluzione provvisoria e invece poi è rimasto come definitivo. Abbiamo lavorato per ripristinare le utenze del borgo di Gera nel più breve tempo possibile e per ridurre al minimo i disagi dei residenti. Sono in contatto diretto con l’assessore regionale Pietro Foroni, che si è attivato subito per supportarci, e con il senatore Simone Bossi che si è recato sul posto». Ora la domanda che in tanti si fanno è: «Ma ci sarà ancora una passerella?». «È presto per dirlo, vedremo», risponde il sindaco.