
Il brasiliano è stato portato in carcere a Cremona
Pandino, 5 aprile 2022 - Un brasiliano di 30 anni è stato arrestato perché, dopo numerose violenze sulla ex convivente e sui suoi familiari, sabato scorso ha tentato di entrare nella caserma dei carabinieri di Pandino per accoltellare la donna e ucciderla, come lui stesso ha dichiarato. Intorno alle 10.30 l’uomo si era presentato a casa della ex convivente, dalla quale aveva avuto un figlio, e ha cominciato a strattonarla e picchiarla. Sono intervenuti la madre e il fratello della donna che hanno però subito la stessa sorte. L’ex convivente, stanca delle continue minacce e delle percosse che proseguivano dal 2017, ha deciso quindi di andare dai carabinieri per denunciare l’uomo e mettere fine al suo comportamento violento tenuto nei suoi confronti. Tra l’altro l’ex convivente non si era limitato ad andare spesso e volentieri a casa dell’ex compagna ma l’aveva seguita e perseguitata anche sul posto di lavoro, che si trova in un’altra provincia e dove la vittima aveva presentato uguale denuncia ai locali carabinieri. Tornando a sabato, verso le 12.30 la donna, accompagnata dalla madre, ha raggiunto la caserma di Pandino per esporre denuncia. Nel frattempo anche l’uomo si è recato verso la caserma e, con la scusa di voler denunciare un furto, ha cercato di entrare. Respinto, si è rifatto sull’auto della ex convivente, parcheggiata davanti alla caserma, bucando due ruote. Quando la donna è uscita e ha constatato il danno, ha chiamato ancora i carabinieri. I militari sono intervenuti per cercare di sistemare l’auto e darle almeno la possibilità di raggiungere un gommista. Nel frattempo l’uomo si è presentato e mentre le due donne fuggivano trovando rifugio in caserma, lui è entrato da un passo carraio aperto per far passare un’auto e ha cercato di raggiungere l’ex convivente brandendo un coltello.
Subito fermato, non senza fatica, dai carabinieri che stavano proteggendo le due donne, l’uomo è stato reso in grado di non nuocere e poi arrestato. Lo straniero ha poi dichiarato che era sua intenzione uccidere l’ex convivente. Al termine della vicenda è stato accusato di atti persecutori, maltrattamenti in famiglia, danneggiamento, porto abusivo di armi e portato in carcere a Cremona dove sarà interrogato oggi dal giudice delle indagini preliminari.