PIERGIORGIO RUGGERI
Cronaca

L’avventura di Luca Strepparola: "Io, cicloviaggiatore verso Capo Nord. 4.500 chilometri in 40 giorni"

Il 28enne rivoltano ha cominciato a pensarci un paio di mesi fa, quando si è detto: "Sai che quasi quasi…". Ora quel pensiero stupendo adesso è realtà

Luca Strepparola in viaggio verso Capo Nord

Rivolta d’Adda (Cremona) – Ha cominciato a pensarci un paio di mesi fa, quando si è detto: "Sai che quasi quasi…". Quel pensiero stupendo adesso è realtà. Luca Strepparolacicloviaggiatore rivoltano di 28 anni, in sella alla bici da gravel si è diretto verso Capo Nord. Partito da casa mercoledì 10 luglio, si è dato una quarantina di giorni per percorrere i 4.500 chilometri che separano Rivolta dal punto più a settentrione del vecchio continente. Una grande avventura in solitaria, passando per Svizzera, Liechtenstein, Germania, Repubblica Ceca, Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia e Finlandia e pedalando in media per un centinaio di chilometri al giorno. Al telefono Luca, insegnante di scuola media, racconta: "Dal 2018 faccio viaggi in sella alla mia bici da gravel che poi documento sul mio canale Youtube. Questo è il primo viaggio di quest’anno. Desideravo vedere posti nuovi e fra questi ero curioso di visitare i Paesi del Nord Europa. Così ho optato per Capo Nord, che per noi cicloviaggiatori è sempre una meta molto ambita".

Superate le Alpi Svizzere, attualmente Luca è in Baviera, dove ha trovato sole e caldo. "Man mano che salirò verso Nord verrà, diciamo così, il bello. Percorro circa cento chilometri al giorno, affidandomi all’app Komoot e di notte dormo nei campeggi o dove capita. Una delle notti scorse, per esempio, ho dormito dietro una ruspa". E ancora. "È il bello di questa vacanza che mi permetterà anche di visitare Praga, dove intendo fermarmi un paio di giorni. Su queste strade bavaresi mi preme sottolineare un aspetto: a parte il fatto che sono piene di cicloviaggiatori, hanno percorsi dedicati per le biciclette per cui c’è un’attenzione che da noi neanche immaginiamo: i veicoli rallentano e cercano di non superarti. Insomma, c’è grande rispetto per chi va in bici. Finora, tutto bene. Vedremo come andrà nel prosieguo del viaggio. E se volete, ve lo racconterò".