Crepe nei muri del caseggiato popolare, all’indomani dell’allarme in via Di Rauso il sindaco Fabio Bergamaschi, che era subito arrivato sul posto, ha tenuto a rassicurare i cittadini della stabilità della zona, ma ha chiesto ad Aler di operare immediatamente per riparare i danni. Ieri anche l’assessore regionale Paolo Franco, avvisato della situazione dei condomini nel quartiere di Santa Maria, con l’intervento dei vigili del fuoco la sera di lunedì per crepe e scostamento dei pavimenti, si è voluto rendere conto della situazione. Nel pomeriggio di ieri è stato a Cremona nella sede dell’Aler e poi è andato a Crema in via Di Rauso, dove c’era ad attenderlo la consigliera comunale Ilaria Chiodo, che peraltro abita in uno dei caseggiati sotto osservazione, con un folto numero di inquilini degli stabili sotto osservazione.
Dopo l’allerta di lunedì sera, quando sono state monitorate le crepe nei muri e, soprattutto, il cedimento di ben sette centimetri dei pavimenti di due portinerie e di una terza in modo meno marcato, sulle cinque presenti, martedì nella mattinata sono arrivati i tecnici inviati da Aler per controllare la situazione. La sera precedente, dopo lunghe consultazioni, i caseggiati sono stati dichiarati agibili e le 36 famiglie che vi abitano hanno tirato un sospiro di sollievo. Il sopralluogo effettuato martedì mattina ha confermato che la zona non è pericolosa e che lo smottamento è dovuto esclusivamente alla falda che si è ritirata, ma che i piloni portanti dei caseggiati non sono stati intaccati. Tuttavia le persone chiedono di riparare le crepe e rimettere le cose a posto.
L’assessore regionale ha parlato di sicurezza della zona, visto che era stato messo al corrente di quel che succedeva nei garage da parte di un gruppo di ragazzi che si erano impossessati di uno dei posteggi vuoti; ha parlato anche di responsabilità, perché l’Aler avrebbe appaltato il servizio di manutenzione a una ditta esterna e questi addetti non avrebbero eseguito i lavori per i quali venivano pagati. Ha effettuato un lungo giro e si è fermato a parlare con gli inquilini, promettendo provvedimenti.