PIER GIORGIO RUGGERI
Cronaca

Crema, lite in discoteca: poi bottigliate

Un ecuadoriano e il figlio inseguono e picchiano un ventenne

carabinieri

Crema (Cremona), 30 aprile 2019 - Una discussione tra ragazzi che sembrava finita lì è invece terminata con il ferimento di uno dei due da parte del padre del ragazzo “offeso” e la denuncia del genitore picchiatore per lesioni aggravate. È successo alle prime ore di domenica. Dapprima due ventenni hanno avuto da dire.

Erano le due di notte e i ragazzi, un ecuadoriano di Quintano e un italiano di Sergnano, hanno avuto un’accesa discussione all’interno di una discoteca di Bagnolo, prontamente ricomposta dai buttafuori. Il ragazzo italiano alla chiusura della discoteca se ne è andato per la sua strada e ha preso la navetta che trasporta i clienti del locale di Bagnolo a Crema, senza avvedersi di essere seguito da un’auto sulla quale c’erano il ragazzo col quale aveva avuto da dire e il padre di quest’ultimo, uno straniero di 38 anni.

Una volta arrivata a destinazione nella piazza della stazione, erano le 4.30, l’autista della navetta ha fatto scendere i viaggiatori e se ne è andato. Il sergnanese ha fatto pochi passi e poi si è trovato davanti l’ecuadoriano il quale, senza mettere troppe parole in mezzo, ha preso una bottiglia e l’ha spaccata in testa al giovane che è rimasto ferito.

Subito sono stati chiamati i soccorsi e i carabinieri. Il personale di un’ambulanza ha preso in carico il ragazzo, che sanguinava e in pochi minuti l’ha portato al pronto soccorso di Crema, dove i medici gli hanno curato la ferita e poi l’hanno dimesso con una prognosi di dieci giorni. Nel frattempo una pattuglia di carabinieri ha fermato l’ecuadoregno autore del ferimento e lo ha portato in caserma.

Lì lo straniero si sarebbe giustificato affermando di aver seguito l’italiano non tanto perché aveva avuto da dire con suo figlio, ma in quanto l’italiano aveva rubato il cellulare del suo ragazzo e la sua intenzione era quella di farselo restituire.

La versione del padre è stata confutata dal ferito, il quale ha affermato di non sapere nulla del cellulare. Al termine dell’indagine l’ecuadoriano è stato denunciato d’ufficio per lesioni aggravate e poi lasciato libero di rientrare a casa, in attesa di processo. Anche il ragazzo ferito potrà sporgere denuncia e chiedere i danni.