Cremona, cerca di sfondare a colpi di mannaia la porta dei vicini. Arrestato 58enne

L'uomo ha anche aggredito i carabinieri intervenuti dopo la chiamata allarmata della coppia vittima delle sue minacce

La mannaia sequestrata

La mannaia sequestrata

Cremona - Minacce di morte con una mannaia in mano. Si è concluso con l’arresto di un cittadino italiano di 58 anni, pluripregiudicato, per resistenza a pubblico ufficiale, minacce aggravate e porto abusiva di arma da taglio un intervento dei Carabinieri della Sezione Radiomobile di Cremona avvenuto in città la sera di sabato scorso, quando l’uomo aveva avuto una discussione con una coppia di vicini di casa e aveva tentato di entrare in casa loro con una mannaia, minacciandoli di morte.

Pochi istanti prima della mezzanotte di sabato alla Centrale Operativa dei Carabinieri è giunta una richiesta di aiuto di una donna di 23 anni che, insieme al compagno di 28 anni, si era chiusa in casa perché alla porta si era presentato un uomo che abita al piano di sotto e, completamente ubriaco e armato di mannaia, li stava minacciando di morte. In pochi istanti è giunta sul posto una pattuglia della Sezione Radiomobile e dalla finestra di casa sua la ragazza ha richiamato l’attenzione dei militari, indicando un uomo presente sulla porta di ingresso del condominio. Un militare si è portato subito all’ingresso del palazzo e ha avvicinato l’uomo, chiedendogli i documenti. Quest’ultimo in maniera aggressiva ha risposto che non avrebbe consegnato nulla e di lasciarlo stare, minacciando gravi conseguenze.

Era in stato di ubriachezza evidente e nonostante le richieste ha continuato a non fornire il documento di identità, ma il militare si era avvicinato a lui per evitare che potesse prendere e utilizzare una mannaia che aveva per terra, vicino ai suoi piedi. Il militare ha quindi cercato di allontanarlo dall’arma, ma il 58enne ha afferrato la mano del carabiniere strattonandolo violentemente. Entrambi sono caduti a terra e ne è nata una violenta colluttazione alla quale è intervenuto anche il secondo militare. Nel frattempo è giunta sul posto una seconda pattuglia della Radiomobile e a quel punto l’esagitato è stato bloccato e ammanettato, mentre la mannaia è stata recuperata e sequestrata.

Riportata la situazione alla calma è stato quindi ricostruito quanto accaduto intorno alle 23.30. A quell’ora la coppia di giovani ha sentito forti rumori provenire dal piano di sotto per un violento diverbio tra familiari. Dopo alcuni minuti, tenuto conto che la lite non si attenuava, la coppia ha deciso di scendere al piano sottostante per chiedere di abbassare i toni e per vedere cosa stesse accadendo realmente visto che sentivano anche la voce di una donna tra i litiganti. Quando i due giovani hanno bussato alla porta, ha aperto il 58enne, risultato ubriaco e particolarmente aggressivo, chiedendo il motivo per cui avessero bussato e intimandogli di andarsene, minacciandoli di morte e insultandoli.

La coppia ha deciso quindi di allontanarsi e tornare a casa, ma dopo cinque minuti il 58enne è salito al piano di sopra, si è presentato alla loro porta e ha bussato violentemente. Ha continuato a battere sulla porta, ha insultato i due e li ha minacciati di ammazzarli e di tagliargli la testa. I due, stupiti dalla violenza che ha usato l’uomo, non hanno aperto e hanno provato a calmarlo parlandogli attraverso la porta. Ma quando hanno guardato dallo spioncino, hanno visto che il loro vicino non aveva alcuna intenzione di parlare e ragionare perché aveva tra le mani una mannaia. Spaventati hanno quindi chiamato il 112 chiedendo l’intervento dei militari che, sul posto, hanno dovuto poi fronteggiare la furia dell’uomo. Bloccato e ammanettato, il 58enne è stato accompagnato presso la caserma Santa Lucia dove è stato dichiarato in arresto per resistenza a pubblico ufficiale, minacce aggravate e porto di arma da taglio ed è stato trattenuto nelle camere di sicurezza in attesa dell’udienza di convalida dell’atto avvenuta nel primo pomeriggio, conclusasi con la convalida dell’arresto e l’applicazione della misura dell’obbligo di firma in attesa dell’udienza che si svolgerà il prossimo 9 maggio.