Casalmaggiore, 20 luglio 2024 – Sara Zardi non si arrende. Non accetta che la morte di sua sorella Arianna venga archiviata. Il legale di Sara, l’avvocato Giovanni Bertoletti, ha presentato al gip opposizione alla richiesta del pm Andrea Figoni di archiviazione del fascicolo per omicidio a carico di ignoti, aperto a suo tempo dal procuratore Roberto di Martino.
Nella sua richiesta, la seconda avanzata dalla procura di Cremona, il pm non ha escluso la caduta accidentale. Il gip Pierpaolo Beluzzi disporrà ora l’udienza per discutere l’opposizione. "Ci sono – dice Sara Zardi – tanti elementi importanti che non vengono considerati, come quel Dna. È un punto importante, che potrebbe dare delle risposte. Non si capisce perché non venga valutato”.
Arianna Zardi, venticinquenne studentessa di Teologia, lascia la sua abitazione di Casalbellotto, frazione di Casalmaggiore, nel primo pomeriggio di domenica 30 settembre 2001. Viene ritrovata senza vita due giorni dopo, sotto il piccolo ponte di un canaletto di irrigazione, tra Motta Baluffi e Torricella del Pizzo. La famiglia ha sempre ritenuto la tesi dell’incidente incompatibile con una serie di circostanze. L’altezza del ponticello (cinque metri) potrebbe essere insufficiente per provocare, nella caduta, le fratture rilevate dall’autopsia, tutte sulla parte sinistra. Anomala la posizione del corpo, supina, non perpendicolare con il ponte, distante cinque-sei metri da quello che sarebbe dovuto essere il punto di caduta. Tracce di sangue sulla borsetta. Impressi sui jeans segni di pneumatici e di suole di scarpe. Sui pantaloni, vicino a una tasca e all’interno degli slip, individuato un “assetto genotipico complesso (relativo a più individui) misto fra la vittima e un soggetto di sesso maschile”. Poco prima di morire Arianna ha avuto un incontro?