Coronavirus, la Lombardia chiede il coprifuoco dalle 23 alle 5. C'è l'ok di Speranza

Proposto all'unanimità lo stop di attività e spostamenti da giovedì 22 ottobre. Centri commerciali non alimentari chiusi nel weekend

Piazza Duomo deserta a Milano

Piazza Duomo deserta a Milano

Milano, 19 ottobre 2020 - Stop di tutte le attività e degli spostamenti, ad esclusione dei casi 'eccezionali' (motivi di salute, lavoro e comprovata necessità), nell'intera Lombardia dalle 23 alle 5 del mattino a partire da giovedì 22 ottobre. È la proposta che, all'unanimità, i sindaci di tutti i Comuni capoluogo della Lombardia, il presidente dell'Anci, Mauro Guerra, i capigruppo di maggioranza e di opposizione e il governatore Attilio Fontana, preso atto di quanto rappresentato dal Comitato Tecnico Scientifico lombardo, chiederanno di condividere al Governo, nella persona del ministro della Salute, Roberto Speranza, per fronteggiare la diffusione del virus.

La Lombardia ha deciso di chiedere al governo l'istituzione del coprifuoco in regione dalle 23 dopo che la 'Commissione indicatori' istituita dalla direzione generale del Welfare ha previsto che al 31 ottobre, potrebbero esserci circa 600 ricoverati in terapia intensiva e fino a 4.000 in terapia non intensiva. Ma non è tutto. "Le parti intervenute - si legge in una nota di Palazzo Lombardia - hanno condiviso l'opportunità della chiusura, nelle giornate di sabato e domenica, della media e grande distribuzione commerciale, tranne che per gli esercizi di generi alimentari e di prima necessità". 

"Sono d'accordo sull'ipotesi di misure più restrittive in Lombardia. Ho sentito il Presidente Fontana e il sindaco Sala e lavoreremo assieme in tal senso nelle prossime ore". È quanto ha dichiarato  il ministro della Salute Roberto Speranza