Pisa acComodati

Riconquistata la vetta. Una vittoria da grande

di Saverio Bargagna

Quel ramo del lago di Como volge, con buona pace di Alessandro Manzoni, verso le vette estreme della classifica. I nerazzurri –, lungo le sponde lombarde –, disputano una partita carta carbone rispetto a quella messa in scena mercoledì scorso all’Arena col Perugia, ma stavolta gli episodi non sono nefasti o "birichini". E allora i tre punti possono restare ben saldi nel sacco consegnando a Gucher e compagni la nona vittoria della stagione e il primato in classifica.

La compagine di D’Angelo conferma in toto il proprio carattere: poco spettacolo (è il quarto successo determinato da un 1-0) e, al tempo stesso, una autorevolezza impressionante nel leggere i momenti della partita. Quando il Pisa decide di congelare il match e non far giocare gli avversari vi riesce con efficace naturalezza. Solo pochi giorni fa lo stile-D’Angelo aveva annichilito il Brescia. Col Perugia era andata peggio, ma solo per colpa di un rigore generoso concesso agli umbri (altrimenti l’impressione era che si sarebbe potuto prolungare il match anche per una settimana intera senza subire il gol). Stavolta, a Como, il copione non è dissimile. Anzi. Eppure i lariani presentavano sotto porta gente da serie A come La Gumina e Cerri. Tuttavia, nella ripresa, nonostante che il Como provi ad accelerare e chiuda il match con quattro punte, gli uomini di Gattuso si concedono soltanto una vera grande occasione: un’incornata di Cerri che trova in Nicolas una eccellente risposta. Come a dire, in un modo o in un altro, il Pisa un gol lo trova sempre (solo col Cittadella il tabellino è rimasto muto), ma poi quando tocca agli avversari segnare il sentiero si fa parecchio in salita.

Se tutto ciò funziona a meraviglia, vi è comunque da lavorare per cercare di servire di più e meglio Lucca e per costruire un dialogo più solido proprio fra il bomber e l’estroso Cohen. Anche perché, difesa e centrocampo sono già stellari: la coppia Leverbe (sempre più regista)-Caracciolo è invalicabile. Hermanssonn sulla destra alza un muro e Beruatto – il migliore dei nerazzurri – è una freccia attenta e preziosa. Non è un caso che la rete che sblocca il match, autorete di Scaglia dopo soli cinque minuti, nasca proprio da un’iniziativa sulla sinistra dell’ex terzino della Juventus e di un sempre più positivo Mastinu. I nerazzurri, fra l’altro, hanno anche un paio di ottime occasioni per provare a chiuderla: allo scadere del primo tempo con un colpo di testa di Touré che esce per pochi centimetri. E, nella ripresa, con la clamorosa traversa colpita da Gucher.

E adesso? Il risultato del Brescia – sconfitto in casa dal Monza – riconsegna ai nerazzurri la testa del girone. E sabato sarà di nuovo big match: all’Arena salirà il Lecce, primo inseguitore dei nerazzurri, a una sola lunghezza da Nagy e soci. Chi scommette chi ci sarà ancora da divertirsi?