ENRICO LEVRINI
Sport

Como, Fabregas pronuncia la parola proibita: “L’Europa? Non è un obbligo, può essere un premio”

I lariani puntano innanzitutto a migliorare il decimo posto della stagione scorsa. Si parte domenica al Sinigaglia contro la Lazio

Cesc Fabregas, l'ambizioso allenatore del Como

Cesc Fabregas, l'ambizioso allenatore del Como

Como, 22 agosto 2025 – Il Como comincia questa serie A per la prima volta nella sua storia non con l'obiettivo di salvarsi, ma con in testa l’idea di conquistare l'Europa.  “Stiamo costruendo per raggiungere questo traguardo – dice Fabregas – Non so se in questa stagione o nella prossima, ma a piccoli passi ci arriveremo, con il tempo”. La corsa partirà fra due giorni, domenica 24 agosto, con un test che metterà subito alla prova le ambizioni dei lariani. Al Sinigaglia arriverà la Lazio di Maurizio Sarri (calcio d’inizio alle 18.30.

Abbiamo investito molto su tanti giovani con grandi potenziali, ragazzi con mentalità e gioco europeo – prosegue il tecnico catalano – I nostri risultati dipenderanno molto dalla loro crescita. Dobbiamo essere ambiziosi e fare meglio del decimo posto (il risultato dell’anno scorso, ndr), ma deve essere quell'ambizione giusta. L'Europa non deve diventare per noi motivo di pressione come lo è per Inter o Juve, per le quali è quasi un obbligo, dato il blasone che rappresentano. Deve diventare un premio per tutto il grande lavoro della società e di noi che operiamo sul campo”.

L’Europa, chiude il tecnico azzurro, “è un sogno che possiamo raggiungere, con i nostri tifosi. Ora bisogna pensare al presente, dare continuità di risultati. Durante la stagione potremo capire se è un obiettivo reale e raggiungibile. Ora siamo molto più avanti di quanto avevamo pianificato. Pensiamo solo a fare bene, poi vedremo”.

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