Le fiale dei vaccini contro il Covid preparate con macchine Steriline

L’azienda di Como leader nel packaging farmaceutico realizza le linee produttive Pfizer e AstraZeneca

Steriline ha spedito in germania una macchina da 12mila pezzi l’ora

Steriline ha spedito in germania una macchina da 12mila pezzi l’ora

Como - Se molti di noi hanno potuto vaccinarsi contro il Covid il merito è anche di un’azienda comasca, la Steriline, che ha realizzato per Pfizer-Biontech e AstraZeneca le linee di produzione per riempiere in maniera asettica i flaconi di siero che poi vengono spediti in tutto il mondo. L’azienda comasca, attiva da oltre trent’anni nella produzione di apparecchiature per la lavorazione sterile dei farmaci iniettabili, ha vinto una gara contro altri otto colossi del packaging farmaceutico.

"La scommessa raccolta per la produzione della linea per il vaccino contro il Coronavirus ha spinto a operare in tempi record, rendendo necessario un impegno collettivo in termini produttivi e organizzativi – spiega Federico Fumagalli, direttore commerciale di Sterline – Collaborando con professionisti di terze parti e montatori-collaudatori interni, obbligati a sospendere temporaneamente alcune specifiche produzioni, è stato possibile portare a compimento in soli cinque mesi una commessa che altrimenti avrebbe richiesto almeno un anno di attività".

La prima macchina è stata spedita in Germania per essere inserita in una linea da ben 12mila unità/ora. Nel tempo, Steriline è andata in produzione con macchinari destinati anche alla Svezia, capaci di garantire una produzione oraria di 24 mila pezzi. Altre macchine con una capacità fino a 18 mila pezzi all’ora sono state spedite in India e produrranno i vaccini destinati ad Africa e Asia. "Abbiamo anche creato un macchinario, SaniCo, – prosegue Fumagalli - per sanificare scuole, uffici e aziende in grado di vaporizzare e diffondere il perossido di idrogeno in locali di varie dimensioni". La lotta al Coronavirus è solo l’ultimo capitolo in una storia costellata di successi: l’azienda comasca in soli 30 anni ha costruito un network di 180 collaboratori e opera di in 50 Paesi. Ad oggi, la domanda di mercato estera supera il 90% del fatturato e in tutto il mondo risultano installati oltre 1.400 macchinari Steriline, distribuiti prevalentemente tra Europa, Asia e Stati Uniti.