Protezione civile da record. Un anno senza respiro

Como, le emergenze causate al maltempo si sono tradotte in 685 giornate di impegno per ogni volontario. Il presidente della Provincia: fieri di loro.

Protezione civile da record. Un anno senza respiro

Dal 18 settembre dello scorso anno ad oggi i volontari sono stati impegnati su tutto il territorio

La celebrazione del patrono San Pio è stata l’occasione per riflettere sull’impegno e i risultati raggiunti dal sistema della Protezione Civile della Provincia di Como. Da settembre 2023 a oggi, sono state numerose le emergenze che hanno visto il coinvolgimento e l’impegno dei volontari nelle numerose operazioni, che hanno visto l’impiego complessivo di 685 giornate/uomo. L’elenco parte dall’emergenza di Blevio del 18 settembre dello scorso anno, seguita dall’esondazione del Lago di Como del 24 ottobre e dalla forte ondata di maltempo di novembre che ha colpito tutto il territorio provinciale. A marzo di quest’anno, le squadre sono state impegnate per la ricerca di un disperso a Menaggio, mentre ad aprile si sono nuovamente verificati eventi meteo che hanno messo in difficoltà il territorio, così come a maggio. Le ricerche di dispersi sono avvenute anche a maggio, nel torrente Serenza, e a Tavernerio, e a giugno a Torno. Per concludere con l’impegno dei volontari, chiamati ancora a luglio per gestire le conseguenze del maltempo. Un “bollettino di guerra” legato alle bizze climatiche diventate sempre più estreme.

"La provincia di Como può davvero essere fiera di avere sul proprio territorio tante persone di eccellenza, persone che, con generosa capacità, sanno lavorare al servizio del prossimo – ha dichiarato il Presidente dell’Amministrazione provinciale di Como, Fiorenzo Bongiasca –. Questo spirito di appartenenza e di responsabilità è ciò che rende grande il nostro sistema di protezione civile. Ecco perché considero fondamentale sottolineare l’importanza del gioco di squadra". Tra le iniziative più importanti per garantire la presenza costante di volontari, sono stati organizzati il corso base per volontari di Protezione Civile a febbraio di quest’anno, il corso di operatore antincendio boschivo, grazie al quale sono stati formati 60 nuovi volontari specializzati, con il supporto dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri Forestali. È attualmente in corso una nuova edizione del corso base. Inoltre corsi di cartografia e ricerca dispersi tramite Gps, con il coinvolgimento di Vigili del Fuoco e Carabinieri Forestali. Nel 2024, in particolare, è da sottolineare la collaborazione con la Prefettura, le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco, il Cnsas e i Carabinieri Forestali, nell’ambito della delicata attività di ricerca dispersi, che richiede costante coordinamento e approfondimento.

Paola Pioppi