Violentata e rapinata a quasi novant'anni, fa arrestare l'aggressore

L'incredibile vicenda a Lomazzo, nel Comasco. La donna non si è persa d'animo, ha chiesto aiuto. In manette un 26enne cui era stato rifiutato l'asilo

Sono i intervenuti i carabinieri

Sono i intervenuti i carabinieri

Lomazzo (Como) - Rapinata e violentata a quasi novant'anni. L'incredibile storia di violenza arriva da Lomazzo, nel Comasco, come riferisce la Provincia di Como. Venerdì sera dopo le 21 la donna ha sentito dei rumori in cucina e quando è andata a controllare ha trovato un uomo che stava frugando. Alla vista dell'anziana lui non è scappato ma anzi l'ha aggredita e portata in un'altra stanza dove le ha usato violenza. Poi è scappato portando via il cellulare della novantenne.

La donna non si è persa d'animo, è uscita di casa ed è andata da uno dei figli che ha chiamato i carabinieri. E proprio la descrizione precisa del ragazzo e il fatto che lo avesse già visto in giro negli ultimi giorni ha permesso ai militari di identificare un senza tetto di origini nigeriane che da qualche tempo aveva trovato rifugio in un edificio abbandonato. Quando sono andati sul posto hanno trovato lui e il telefonino dell'anziana. Così Destiny Dike, 26enne a cui era stato rifiutato l'asilo, è stato arrestato.

Saranno ora fatte valutazioni sull'eventuale necessità di fare approfondimenti sulla condizione psichica dell'uomo, che comunque ancora non sapeva che la sua richiesta di asilo fosse stata respinta poiché non era stato possibile notificare il provvedimento. Cosa che invece è avvebuta ieri e dunque il 26enne oggi risulta formalmente privo di titolo per stare in Italia.   

"Ritengo una barbarie - ha commentato Nicola Molteni, sottosegretario all'Interno - che una anziana donna di 89 anni sia stata violentata e rapinata in casa propria da un richiedente asilo nigeriano di 26 anni, con domanda di protezione rigettata e con precedenti penali. L'episodio è una crudeltà di una gravità inaudita! Una violenza feroce inaccettabile. Ora venga fatta giustizia. Questo spietato atto di violenza conferma che l'immigrazione clandestina va bloccata alla partenza. I flussi vanno governati e l'Italia non può diventare terra di approdo per tutti. Sto seguendo personalmente la vicenda in contatto con il Prefetto di Como, un ringraziamento ai Carabinieri per l'immediato arresto".