di Roberto Canali
Sul lago di Como nelle ultime settimane è un fiorire di nuove spiagge. Una festa per i turisti che di solito faticano molto ad accomodarsi in riva al Lario dove gli spazi sono ridotti, un po’ come in Liguria. A Menaggio ha fatto discutere la decisione del sindaco, Michele Spaggiari di vietare la balneazione sul tratto di lungolago nel tratto compreso tra piazza Garibaldi e viale Benedetto Castelli. Si tratta di una “nuova spiaggia“ spuntata praticamente dal nulla di fronte all’imbarcadero dopo che il livello delle acque del lago è precipitato a oltre -40 centimetri sono lo zero idrometrico. Una decisione condivisa con Luigi Lusardi, il presidente dell’Autorità di Bacino del Lario e dei Laghi Minori che da settimane segnala il disastro che si sta consumando sul lago. "La siccità ci ha messi in ginocchio - spiega - oltre il 35% dei posti barca sono inagibili perchè le chiglie toccano il fondo, nonostante le operazioni di dragaggio e l’utilizzo delle idrovore".
Si stimano danni già per milioni di euro, quasi un paradosso in un periodo in cui sul lago grazie al ritorno dei turisti stranieri si registra il tutto esaurito. "La situazione è molto pericolosa - spiega il sindaco Michele Spaggiari - con il lago basso la distanza tra la spiaggia e i pontili è di pochi metri, chi entra nel lago per fare il bagno rischia di trovarsi vicinissimo alle imbarcazioni". Non solo i battelli della Navigazione che in molti pontili rischiano di non riuscire neppure più ad attraccare, ma anche i motoscafi e le imbarcazioni affittati dai privati, spesso neppure in possesso della patente nautica. "Gli utenti della spiaggia e utilizzatori delle imbarcazioni sono in gran parte turisti che, come giusto che sia essendo in vacanza, vivono il lago in modo “spensierato” e quindi, a volte, “meno attento” ai possibili pericoli. E poi il lungolago non è una spiaggia in cui prendere il sole con costumi succinti".