Turate, poteva essere un incidente banale ma un palo ha trafitto l'auto: muore a 7 anni

Il piccolo Marco era in vacanza con i genitori. La manovra per evitare un'altra auto, li ha fatti finire contro la recinzione di un cantiere

Il palo che ha trafitto l'auto

Il palo che ha trafitto l'auto

Turate (Como), 17 agosto 2018 - Era partito con la mamma e il papà per trascorrere una vacanza in Sicilia ed è morto per un banale incidente stradale capitato il giorno di Ferragosto il piccolo Marco Castelli, trafitto da un palo di ferro che si trovava a lato di una strada in manutenzione al posto del guardrail. Il bimbo, di appena sette anni, si trovava su un seggiolino ed era legato con la cintura di sicurezza, purtroppo il palo che ha letteralmente attraversato la carrozzeria della Nissan Qashqai si è conficcato nella parte posteriore della vettura trafiggendo anche lui. 

Leggermente feriti papà Gualtiero e mamma Antonella, praticamente illesi invece gli occupanti dell’altra utilitaria che a quanto sembra ha tagliato loro la strada uscendo da uno stop a Menfi, all’altezza di un quadrivio in contrada Terranova. Le condizioni di Marco sono apparse subito disperate, il palo gli ha provocato delle gravi lesioni interne e malgrado il trasporto in elisoccorso all’ospedale Civico di Palermo e l’operazione a cui è stato sottoposto per cercare di ridurre l’emorragia il suo piccolo cuore si è fermato nel corso della notte. Questa mattina a Partanna, il paese di mamma Antonella che è molto conosciuta anche a Turate perché è maestra alle scuole elementari, si svolgeranno i funerali del bimbo. Il sindaco Nicola Catania in segno di rispetto per il lutto della famiglia ha sospeso tutte le manifestazioni estive in programma. Nel pomeriggio la salma del piccolo Marco in aereo giungerà a Milano per poi essere traslata in paese per la sepoltura. 

Una tragedia che accomuna due comunità, quella di Turate e quella di Partanna, già ieri infatti i parenti del piccolo che vivono in Brianza si sono messi in viaggio alla volta della Sicilia per essere vicini ai genitori distrutti dal dolore. Sull’incidente stanno svolgendo le indagini i carabinieri di Menfi, non solo per stabilire l’esatta dinamica, ma anche per capire se la vita del bimbo si sarebbe potuta salvare se anziché un palo di ferro, a lato di quella strada che si affaccia su un dirupo al fondo del quale scorre un fiume, ci fosse stato un regolare guardrail. Sembra che su quel tratto di strada fossero in corso dei lavori di sistemazione, ma non si sa se il committente è il Comune di Menfi o la Provincia di Agrigento, il cantiere però era fermo il giorno di Ferragosto e per delimitare il bordo della strada sono stati impiegati dei pali di ferro, uno dei quali purtroppo è stato micidiale per il piccolo Marco. Toccherà alla Procura di Agrigento decidere se inserire nel fascicolo degli indaganti anche gli amministratori di Comune e Provincia, insieme ai responsabili del cantiere e naturalmente l’automobilista che ha tagliato la strada all’auto dove viaggiava il piccolo Marco.