Denunciato in flagranza per la truffa dello specchietto

Nei guai un ventiquattrenne sorpreso dagli agenti mentre chiedeva denaro a un’automobilista

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L’aveva seguita e la stava bloccando, accusandola di aver urtato e danneggiato un’auto parcheggiata, mentre transitava lungo via Anzani. La scena è stata notata da una pattuglia della Squadra Volante venerdì verso le 17: la donna, una comasca di 77 anni visibilmente intimorita, poco prima era stata fermata da un ragazzo di 24 anni di origine gambiana, che le si era piazzato davanti all’auto e le impediva di proseguire. La stava accusando di aver urtato, con il suo specchietto retrovisore, un’auto parcheggiata lungo la strada, e di averla danneggiata. Ma quando la donna ha cercato di andare a vedere quale danno avesse effettivamente provocato, e soprattutto se fosse vero che era accaduta quella cosa di cui non si era resa conto, il ragazzo l’ha seguita, chiedendole soldi per chiudere la questione senza interpellare l’assicurazione. Ma a quel punto è intervenuta la polizia: il ventiquattrenne ha cercato di allontanarsi ed è stato fermato, mentre la pensionata raccontava agli agenti cosa stava accadendo: la tipica truffa dello specchietto, una modalità ben nota alle forze di polizia, basata su un’accusa di danneggiamento totalmente infondata e falsa.

Il ventiquattrenne è stato quindi portato in Questura, e a suo carico sono emersi precedenti per stupefacenti e una espulsione dello scorso luglio non ottemperata. È stato quindi denunciato per quest’ultima violazione, inoltre per la violenza privata commessa quando ha cercato di bloccare la donna, e per la tentata truffa. Pa.Pi.