Corrido (Como) , 23 ottobre 2016 - Difficile vestire la fascia tricolore nell'Alto Lago di Como dove, come accade nella Locride o in alcune zone della Sicilia, ai primi cittadini basta poco per finire sotto tiro e diventare oggetto di minacce e attentati.
Nelle ultime settimane è stata una vera e propria escalation: prima è andata a fuoco l'auto del sindaco di Sorico, Ivan Tamola, poi quella del vicesindaco di Dorio, Livia Mastrini, sull'altra sponda del lago a Dorio, dove la provincia è quella di Lecco ma i metodi sono praticamente gli stessi.
La notte scorsa ad andare in fumo è stato un cascinale di proprietà del sindaco di Corrido, Luigi Molina, in località Prà Marzio. Le fiamme sono state appiccate nel fienile della sua azienda agricola e nel rogo sono andati distrutti anche dei macchinari. Visibile a chilometri di distanza l'incendio era così fuorioso che per domarlo non sono bastati i vigili del fuoco di Menaggio e i volontari di Dongo, ma sono dovute intervenire squadre anche da Como e Sondrio.
Nessun dubbio sulla natura del rogo: chiaramente doloso, così adesso a indagare sono i carabinieri di Menaggio.