Coronavirus, a Orsenigo il cesto sospeso lo riempie il negozio turco

Alcuni clienti integrano il cibo lasciato nella cassetta dal commerciante per aiutare più persone possibile

Cesta sospesa

Cesta sospesa

Orsenigo (Como), 3 aprile 2020 - "Per chi ha bisogno puo' prendere gratis". Il cartello in stampatello azzurro e' affisso a un palo e sotto c'e' una cassetta che trabocca cibo. Siamo a Orsenigo, provincia di Como nella verde e benestante Brianza, ma anche qui, racconta Mesut Karakurt, titolare del negozio 'Blue Star', "c'e' chi fa fatica, ora poi col coronavirus anche tanti ristoratori, costretti a chiudere, sono in difficolta'".

Qualche giorno fa questo imprenditore di origini turche che tutti chiamano 'Felice' non solo perche' e' la traduzione del suo nome ma soprattutto perche' "sorride sempre", ha deciso di mettere a disposizione alimenti di prima necessita' in questo punto vendita e nell'altro che gestisce a Como. "Riempiamo il cesto con pasta, sugo, frutta, verdura, patate e latte - racconta - tutta roba non scaduta e nemmeno prossima alla scadenza. Alcuni clienti si sono offerti di integrare con cibo portato da loro, ma voglio farlo solo io finche' riesco". 

Mesut spiega che, gia' fuori da questo periodo di emergenza, ha sempre regalato cibo ai poveri in modo silenzioso. "Ogni anno, tra l'altro, butterei via 30mila euro di roba scaduta che do' volentieri a chi ne ha bisogno. E poi faccio sempre credito con libretto, lascio il tempo ai clienti, tanti sono turchi perche' vendiamo prodotti del mio Paese, di pagare quando ce la fanno".