Como, la polizia locale sperimenta il taser

Due agenti utilizzeranno l'arma a impulsi elettrici per alcuni mesi poi potrebbe entrare in dotazione

Il taser

Il taser

Como, 10 luglio 2019 - Potrebbe essere avviata già dalle prossime settimane la sperimentazione del taser, la pistola a impulsi elettrici inventata oltreoceano e da giugno in dotazione alle forze dell’ordine, che potrebbe entrare presto a far parte anche dell’attrezzatura in uso alla polizia municipale di Como. A proporne l’uso è stato Sergio De Santis, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, che oltre al sostegno della maggioranza ha incassato anche il via libera di Alessandro Rapinese che ha accolto con favore la sperimentazione. «Saremo tra le prime città a poter dotare i nostri agenti di uno strumento per rispondere alle aggressioni di persone pericolose – spiega De Santis - spesso particolarmente violente per abuso di alcool e stupefacenti, e che in teoria potrebbero prevedere la risposta con l’arma da fuoco in dotazione, potenzialmente molto più letale. Non ho nessun timore di abusi e la sperimentazione ministeriale fatta in tutta Italia lo ha dimostrato, in quanto gli agenti adeguatamente formati dovranno sempre muoversi all’interno del perimetro normativo esistente».

Da questo punto di vista Como con il taser ha bruciato capoluoghi come Milano, Torino, Roma e Palermo dove si è discussa la possibilità di dotare i vigili di pistola elettrica, salvo poi fare marcia indietro. In questa prima fase di sperimentazione, della durata di alcuni mesi, verranno selezionati un paio di agenti che dopo un opportuno addestramento gireranno muniti di taser, da utilizzare in caso di necessità in alternativa alla Beretta d’ordinanza. «Si tratta di una sperimentazione e in quanto tale potrebbe non verificarsi mai l’occasione di utilizzare questa arma che serve per immobilizzare il soggetto pericoloso quel tanto che basta per consentire agli agenti di mettergli le manette. Considerate che gli studi hanno dimostrato che per mettere le manette a un soggetto pericoloso sotto effetto dell’alcool o di sostanze stupefacenti servono almeno sei agenti, due dei quali rischiano traumi seri come fratture e ferite – precisa De Santis – Con il taser anche un solo agente in sicurezza sarà in grado di neutralizzare individui pericolosi».