ROBERTO CANALI
Cronaca

Tangenziale di Como: la regione snobba e da domani si paga

Deserta l’audizione in Commissione Infrastrutture al Pirellone sull'arteria da Albese a Villa Guardia

La tangenziale

Como, 30 ottobre 2015 - «A queste condizioni non ho nessuna intenzione di utilizzare la tangenziale». Parola del sindaco Mario Lucini, pronto a boicottare quell’infrastruttura attesa da oltre quarant’anni, anche se costruita solo a metà, che avrebbe dovuto alleggerire il traffico pesante da quartieri come Carmerlata e Albate. Tutti i benefici rischiano di sparire di fronte al pedaggio e così Lucini ha deciso di mettere da parte l’aplomb per togliersi qualche sassolino dalle scarpe nei confronti di Regione e Concessioni Autostradali Lombarde. «Aspettavamo delle risposte che non sono arrivate e le nostre proposte non sono state prese in minima considerazione - spiega il primo cittadino di Como – All’audizione in Regione, di fronte alla Commissione Infrastrutture non c’era nessuno a riceverci, un atto gravissimo»

. «L’impressione è che la politica si sia disinteressata della questione, lasciando tutte le decisioni al gestore», interviene la presidente della Provincia, Maria Rita Livio, che insieme al sindaco di Albese con Cassano, Alberto Gaffuri, si è battuta in queste settimane per mantenere la tangenziale di Como gratuita. Di certo i giorni dei sorrisi e delle strette di mano, meno di sei mesi fa all’inaugurazione officiata dal presidente Roberto Maroni, sembrano lontani anni luce. A Como si sentono presi in giro e vogliono vederci chiaro sulla questione pedaggio, insinuando il dubbio che le tariffe di Pedemontana oltre a non essere dovute sono troppo salate.

«La questione è molto confusa – spiega Lucini – nei documenti ufficiali c’è scritto che la tangenziale è lunga 4 chilometri e cento metri e il pedaggio richiesto è di 14 centesimi di euro al chilometro. Da questo conteggio scaturiscono i 62 centesimi per tratta: peccato che il reale tracciato della nuova strada non superi i 2 chilometri e seicento metri. Secondo noi è erroneo contare svincoli e rampe, che non verranno utilizzati da tutti. Se il principio è che si paga quel che si utilizza allora si faccia pagare agli automobilisti il tragitto reale. Fermo restando che poi ci devono spiegare come mai il Passante di Mestre e il Grande Raccordo Anulare si percorrono gratis». Non è l’unico pasticcio secondo il comitato dei sindaci. «Chi uscirà o entrerà sulla A9 passando dalla barriera di Grandate pagherà due euro e 20 centesimi, mentre chi transiterà sullo svincolo della tangenziale pagherà un euro e sessanta centesimi da Villa Guardia e un euro e ottanta centesimi da Albate. Secondo noi si sarebbe potuta mantenere la tangenziale gratuita uniformando il pedaggio a due euro e venti centesimi, indipendentemente dall’accesso. Per non parlare del tratto diretto verso Chiasso, che rischia di diventare a pagamento anche per chi entra da Como».