Como, nasce in città l'Osservatorio giuridico per i diritti dei migranti

Si tratta del primo caso in Italia

Il Procuratore capo Nicola Piacente

Il Procuratore capo Nicola Piacente

Como, 14 ottobre 2016 - L'osservatorio Giuridico per i diritti dei migranti si è formalmente presentato ieri all’interno del Tribunale di Como, con gli interventi di tutte le parti, anche istituzionali, che parteciperanno alla creazione di questa rete.

Un progetto che si muove su un tema che in questo momento costituisce la prima emergenza di Como, e in particolare su un aspetto, quello appunto dell’assistenza giuridica, rispetto al quale c’è un vuoto. L’idea è partita da un gruppo di avvocati comaschi, che stanno prestando opera di volontariato su un materia complessa e in veloce evoluzione. All’incontro erano presenti l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Como, Bruno Magatti, rappresentanti delle forze di polizia e del mondo del volontariato, ma non della Prefettura, nonostante l’invito sia stato esteso anche al Palazzo del Governo. «L’ospitalità – ha detto il Presidente del Tribunale, Anna Introini – fa parte della nostra cultura, e deve essere qualcosa di più che consentire alle persone di rimanere in luoghi ghettizzanti. È necessario fare un passo in più».

L’esigenza di un servizio di questo genere, non è solo una scelta umanitaria, ma anche di tutela della collettività e di sicurezza, come ha sottolineato il Procuratore Capo Nicola Piacente: «Mi auguro che questo Osservatorio possa costituire un fronte di conoscenza anche per si occupa di ordine pubblico il nostro ordinamento prevede la tutela delle vittime di tratta degli essere umani, ritengo sia necessario estendere questa tutela alle vittime di reati contro l’umanità». Se questo progetto riuscirà ad essere un collettore di professionalità, potrà rappresentare un momento di svolta. «Deve essere organizzato un sistema di accoglienza – ha spiegato il giudice Maria Luisa Lo Gatto – parola che non deve fare paura, perché è un diritto di molte persone che arrivano qui, e che si scontrano con la mancanza di assistenza giuridica». 

In termini pratici, Antonio Lamarucciola, avvocato comasco che è tra i promotori dell’iniziativa, ha spiegato che «il servizio informativo non si rivolge solo al singolo migrante, sarà un servizio per la città. Si sta lavorando sulla possibilità di istituire un campo informativo esterno a quello governativo di via Regina Teodolinda, per i migranti che non vogliono entrarvi».