Cantù, brutale aggressione alla suocera: uccisa con sette coltellate

Il colpo più profondo alla gola: così è morta Celestina Castiglia

Il cadavere della donna viene portato via dall'abitazione (Cusa)

Il cadavere della donna viene portato via dall'abitazione (Cusa)

Cantù (Como), 3 ottobre 2019 - Una sequenza di almeno sette coltellate, la più profonda alla gola. Oggi il sostituto procuratore di Como Massimo Astori, darà incarico al medico legale di Giovanni Scola di svolgere l’autopsia su Celestina Castiglia, la donna di 79 anni uccisa martedì mattina dal convivente della figlia, Massimiliano Bellugi, quarantenne ex giardiniere ora disoccupato. Ma nel frattempo, dai primi accertamenti svolti dai carabinieri del Nucleo Operativo di Cantù e del Reparto Investigativo di Como, e la prima valutazione dello stesso medico legale, sarebbero state notati sette tagli, tra cui quello alla gola apparirebbe come il più grave.

L’uomo, che alle spalle si lascia due notti passate in carcere con l’accusa di omicidio volontario, questa mattina sarà interrogato dal gip di Como Francesco Angiolini. A lui, se deciderà di rispondere alle domande, dovrà nuovamente raccontare cosa è accaduto ieri mattina nel giardino dell’abitazione di via Cartesio 18, dove vivevano entrambi. La vittima al piano terra, Bellugi in un appartamento al primo piano, assieme alla figlia della pensionata, con cui conviveva da circa tre anni, dopo la separazione dalla moglie. Martedì, poco prima di mezzogiorno, uno dei due stava tagliando il prato: la discussione che ha portato l’omicida a perdere il controllo sarebbe nata per questo, ma di fatto senza un motivo importante, perché le liti tra i due, che non sono mai andati d’accordo, erano praticamente all’ordine del giorno. Cosa è accaduto in quel momento, è ormai stato ampiamente ricostruito, raccontato dallo stesso Bellugi al carabiniere della sala operativa che ha risposto alla sua chiamata, e poi ampiamente al magistrato che lo ha interrogato ieri mezzogiorno, prima di procedere al suo arresto.

Bellugi è salito in casa, ha preso un coltello dal cassetto della cucina, è nuovamente sceso al piano terra, incrociando la donna in locale di servizio affacciato su retro dell’abitazione, e l’ha accoltellata. Poi ha lavato il coltello e lo ha rimesso a posto, nel cassetto dove ha condotto poco più tardi i carabinieri. Ora le indagini proseguono per meglio ricostruire il passato di convivenza tra la vittima e Bellugi, le ipotetiche denunce che sarebbero emerse, ma non ancora verificate: aspetti che saranno utili per completare il quadro in cui è maturato il delitto, aiuteranno a capire meglio quali erano i rapporti tra il quarantenne e la vittima, ma che di fatto non andranno a spostare la sostanza di quanto accaduto martedì.