Como, non c’è posto sul lungolago per gli alberi di via Cairoli

La decisione irrevocabile è contenuta nel progetto definitivo di Infrastrutture Lombarde

Il progetto è stato spiegato ieri in commissione dall’assessore al Verde, Marco Galli

Il progetto è stato spiegato ieri in commissione dall’assessore al Verde, Marco Galli

Como -  Non c’è posto nel futuro lungolago per i tigli di via Cairoli, che dovranno essere abbattuti per fare posto alla nuova passeggiata. La decisione irrevocabile è contenuta, nero su bianco, sul progetto definitivo di Infrastrutture Lombarde che rivisto il progetto della paratie, riuscendo a venire a capo di quell’intrico di varianti e ricorsi in cui si erano impantanati a Palazzo Cernezzi. "Su tutti questi alberi c’è stata una valutazione puntuale da parte di esperti botanici – ha spiegato ieri pomeriggio in commissione l’assessore al Verde, Marco Galli – sei tigli sono in discrete condizioni vegetative, gli altri sue invece hanno dei problemi e due alberi sono morti e senza foglie, anche se la Commissione Paesaggio ha dato parere negativo al loro abbattimento ritenendoli ancora vivi".

Nel corso della seduta è emerso che l’abbattimento era previsto già nella terza perizia di variante del 2015 targata Giunta Lucini. Alla fine gli alberi che dovranno essere sacrificati sono venti: dodici davanti a via Cairoli sul Lungo Lario Trento e altri 8 nella zona Ceccato sul Lungo Lago Trieste. L’obiettivo di Palazzo Cernezzi è ripiantare altrove lungo la passeggiata nuovi tigli, ma difficilmente si riuscirà a sostituire tutte e venti le piante, non per ragioni estetiche ma per garantire la funzionalità delle opere anti esondazione. "Intendiamo procedere con delle compensazioni, tolto dieci metteremo venti, vogliamo implementare le parti verdi – hanno garantito i tecnici del Comune - Siamo un po’ scettici sulle aiuole a prato per la difficoltà di manutenzione, ma si cercherà di garantire più verde possibile. Non bisogna però dimenticare che le paratie sono opere di difesa idraulica, ci sono pompe che pesano tonnellate e i vani che le contengono devono essere in ogni momento accessibili, si deve avere la possibilità di agire sul pontile per gestire gli imbarchi e gli sbarchi. A monte della vasca di laminazione ci sono i drenaggi, non si può piantumare sopra il drenaggio. Ci si sposterà sulla passeggiata per realizzare un terzo filare di piante, magari in prossimità della pista ciclabile".