Salò: dal lago di Garda spunta un relitto con il suo tesoro dal passato

Individuati dai sub del gruppo Protezione civile volontari due vasi, pale, badili, vanghe, chiodi e suppellettili usate dalla ciurma. L’imbarcazione risale al Medioevo

Un'ancora appartenente al relitto

Un'ancora appartenente al relitto

Salò (Brescia) - Sul fondo del lago di Garda, a una cinquantina di metri di profondità si trova una nave medievale, quasi tutta coperta da sabbia, pietrisco e vegetazione, ma ancora riconoscibile col suo carico di oggetti metallici: pale, badili, vanghe, chiodi e suppellettili varie appartenute alla ciurma. Probabilmente l’imbarcazione è colata a picco durante un terribile temporale avvenuto nel tardo medioevo. Lo straordinario ritrovamento è stato fatto mercoledì pomeriggio lungo la rotta mercantile tra Salò e Desenzano del Garda dal gruppo di Protezione Civile Volontari del Garda, non nuovi a imprese di questo genere e grandissimi conoscitori delle acque del Benaco.

"I due responsabili del nostro nucleo subacqueo Mauro Fusato e Stefano Rossino – racconta Luca Turrini, dei Volontari del Garda – stavano effettuando una esercitazione a una profondità di circa 50 metri quando hanno notato il relitto. La cosa incredibile è che si trova in una zona particolarmente frequentata dai sub sia per allenamento sia per diletto. Nessuno, però, l’aveva mai vista". I Volontari del Garda, che hanno mostrato un video del ritrovamento sulla pagina Facebook "La Storia Sommersa" hanno recuperato due vasi che probabilmente erano usati dall’equipaggio. "I vasi sono al sicuro e sono stati segnalati alla Soprintendenza Archeologica – dice Turrini – a cui abbiamo fornito le coordinate del ritrovamento. Noi siamo naturalmente vocati al soccorso, ma se ci verrà chiesto saremo a disposizione".

Negli anni i Volontari del Garda hanno recuperato o trovato decine di navi e vascelli affondati. "Ce ne sono di bellissimi sulla rotta dove abbiamo rinvenuto questo relitto, tra cui uno con una incredibile che rappresenta Tritone appartenuta alla nave Roma, affondata nel 1938". Quello svelato in questi giorni è solo uno dei tanti misteri del Benaco. "Il lago nasconde di tutto, anche perché la navigazione sul lago di Garda esiste fin dall’età della Pietra. Il lago racchiude qualsiasi manufatto umano dal 1500 a.C. c’è di tutto: dalle piroghe agli aeromobili - spiega il professore Carlo Scattolini, studioso e autore del libro 'Storie e leggende di Fantasmi attorno al lago di Garda' - tra gli aspetti più affascinanti ci sono le imbarcazioni dei pirati. Una tra le storie più belle, a cavallo tra leggenda e realtà è quella di una flottiglia di pirati che si nascondeva tra Desenzano del Garda e Peschiera e assaltava le imbarcazioni da trasporto. Ancora, qualcuno racconta, che una barca carica di pirati si affondò di fronte a Sirmione. Nelle notti di nebbia gli spiriti dei marinai, che avevano venduto l’anima al diavolo, apparirebbero per spaventare chi si torva sulle acque. C’è chi pensa di sapere dove sia localizzata".