
Il treno deragliato a Cedegolo in Val Camonica
Cedegolo (Brescia) - Da ieri la linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo è sotto sequestro. A disporre i sigilli, fra Edolo e Cedegolo, è stata la procura, che vuole fare luce sull’incidente accaduto l’altro ieri tra le stazioni di Sellero e Cedegolo, e che solo per una circostanza fortuita e per i riflessi pronti del macchinista, non si è trasformato in una strage. Sul caso il sostituto procuratore Ettore Tisato ha aperto un fascicolo. Pericolo di disastro ferroviario colposo, il reato ipotizzato. L’inchiesta è ancora a carico di ignoti ma si profilano a breve alcune iscrizioni al registro degli indagati – "un atto dovuto", dicono gli inquirenti - nello specifico nei confronti dei vertici della società di gestione della linea, Ferrovie Nord. Sotto la lente, il tema sicurezza.
Chi indaga infatti intende verificare in quali condizioni versi la tratta ferroviaria sui cui quotidianamente si muovono convogli carichi di pendolari, monitorando anche lo stato delle numerose e strette gallerie che la interessano. L’incidente, d’altro canto, si è verificato proprio in un tunnel, il Sellero 4, a nemmeno un chilometro dalla stazione di Cedegolo.
Il trenino partito da Edolo alle 5,54 e diretto a Brescia - con arrivo previsto qualche minuto prima delle otto del mattino - era composto da soli due vagoni, la motrice e una carrozza. A bordo, dodici viaggiatori, di età compresa tra i 12 e i 56 anni, oltre al controllore e al conducente. Tutti sono rimasti sostanzialmente illesi, fatta eccezione per qualche livido e lo shock.
Un quarto d’ora dopo la partenza, poco prima di arrivare in stazione a Cedegolo, ecco una scena impensabile: il macchinista procedeva in galleria quando all’improvviso si è trovato il passaggio ostruito da due enormi massi caduti dalla montagna sui binari. Ha tirato a tutta forza il freno d’emergenza, ma la manovra non ha impedito l’impatto, per fortuna avvenuto a velocità contenuta. Una delle rocce – di non meno di sei tonnellate ciascuna, - si è conficcata nel motore della motrice, mentre la carrozza che seguiva si è impennata, deragliando e incastrandosi nel tunnel. La galleria ha evitato che il treno precipitasse nello strapiombo, ai piedi del quale scorre il fiume Oglio. Le operazioni di rimozione del treno si sono rivelate molto complesse. Sul posto da mercoledì scorso opera una task force con ingegneri di Ferrovie Nord, geologi, alpinisti rocciatori. Ieri per tutto il giorno si è lavorato al disincastro della carrozza deragliata, e nelle prossime ore si dovrà procedere all’estrazione della roccia nella motrice e allo spostamento della stessa.