Travolto e schiacciato da una lastra Muore un camionista di 65 anni

L’infortunio all’interno dell’azienda Metra dove l’uomo di origini serbe stava scaricando del materiale. Nel Bresciano è il terzo lutto sul lavoro dall’inizio dell’anno, i sindacati: "Ispettori insufficienti"

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(Brescia)

di Milla Prandelli

Venerdì nero in Franciacorta, dove nella proprietà dell’azienda Metra di Rodengo Saiano si è verificato il terzo infortunio mortale dall’inizio dell’anno.

Questa volta la vittima è un camionista. Si tratta di Dusan Pantelic, 65 anni, di origini serbe. Il camionista stava scaricando materiali dal tir quando, per cause ancora da accertare, è stato travolto e schiacciato da una pesante lamiera di alluminio. Pantelic era un lavoratore esperto. Resta quindi da capire come possa essere accaduta la tragedia, avvenuta in uno dei magazzini della grande azienda del settore metallurgico. Il camion alla cui guida si trovava il lavoratore era di sua proprietà.

La chiamata e la richiesta di aiuto alla centrale operativa del 112 di Brescia è partita immediatamente. Gli operatori in servizio hanno inviato sul posto alcuni mezzi della Soreu Alpina, il cui intervento è stato purtroppo del tutto inutile, dato che Dusan Pantelic è morto sul colpo. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri della compagnia di Gardone Valtrompia e quelli della stazione di Gussago, oltre ai tecnici della Psal Ats di Brescia.

"In soli venti giorni dall’inizio dell’anno, sono già tre i morti sul lavoro che dobbiamo registrare e, come è accaduto anche sul 2022, gli infortuni mortali si verificano indistintamente nelle piccole aziende così come nelle grandi, come anche in agricoltura. Non si può non constatare dunque che le dinamiche drammatiche già abbondantemente rilevate negli anni scorsi non cambiano – spiegano dalla Fiom Cgil di Brescia –. Nel caso di oggi i primi riscontri riguardano, in particolare, la verifica dell’organizzazione del lavoro e del posizionamento dei prodotti finiti nel reparto in cui è avvenuto l’infortunio e la presenza contestuale di lavoratori dipendenti e non. Ancora una volta ci troviamo di fronte a fatti gravi e drammatici e alla morte di un lavoratore; ancora una volta dobbiamo insistere nel dire che una formazione e una informazione corretta avrebbero potuto evitare quanto accaduto; ancora una volta dobbiamo insistere sul ruolo della struttura aziendale in materia di salute e sicurezza, e sul ruolo ispettivo che dovrebbe essere svolto con i dovuti organici che, ancora una volta, denunciamo essere insufficienti".

Prima di Dusan Pantelic sono morti Mario Vergine, agricoltore di 68 anni caduto dal tetto della sua azienda agricola, che stava riparando, e il 28enne Nicola Battagliola di Flero, rimasto schiacciato in un macchinario alla Gambazzi di Poncarale. In tutti i casi si stanno svolgendo indagini per chiarire in modo esatto la dinamica dei fatti.