Sull’altro ramo l’incubo si chiama Statale Regina

Sessanta chilometri di curve e strettoie che sono la croce di turisti e residenti . Si lavora alla variante anti-code che non sarà pronta prima di 6 anni

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TREMEZZINA (Como)

Se il ramo Lecchese ha la sua croce nella Statale 36 su quella Comasca a far penare è la Regina, la vecchia strada che dal capoluogo sale fino in cima al lago per portare in Valtellina. Piena di curve e di strettoie la strada è croce e delizia di turisti e residenti che in cambio di un panorama mozzafiato sono costretti a pagare lo scotto di code chilometriche, soprattutto durante il fine settimana. Anche ieri due camion si sono incastrati nella strettoia di Spurano provocando code. Quest’inverno la Regina ha chiuso per quattro mesi all’altezza di Colonno per il via ai lavori di realizzazione del portale sud della nuova variante Anas da Colonno a Griante. Per 120 giorni gli abitanti dei paesi che si trovano a nord del cantiere, frontalieri compresi, sono stati costretti anche a fare il periplo del lago per raggiungere il capoluogo, ironia della sorte passando per la Statale 36. za, per poi proseguire in territorio elvetico lungo la Autostrada 2 (E 35) fino a Lugano. Un sacrificio necessario per realizzare la variante alla Tremezzina, la nuova strada lunga una decina di chilometri che da Colonno porterà a Griante.

I principali lavori della nuova opera sono 4 gallerie naturali a canna unica, per uno sviluppo complessivo di circa 8,3 km, 3 viadotti e 2 svincoli (Colonno a sud e Griante a nord). Grazie all’investimento di 576 milioni di euro verrà creata una nuova strada a prova di ingorghi, ma non prima di altri sei anni di cantiere.