Quote latte, sanzioni da 3,3 milioni. "Annullatele"

La protesta di tre allevatori arriva al Tar di Brescia che però rimanda al giudice ordinario

La mungitura può costare salata

La mungitura può costare salata

Brescia, 2 dicembre 2018 - Le cartelle  di pagamento ricevute e la comunicazione preventiva di iscrizione ipotecaria che gli è stata inviata dall’ Agea, Agenzia per le erogazioni in agricoltura, per loro sono da annullare. A rivolgersi al Tar di Brescia sono tre agricoltori che si sono visti recapitare multe da capogiro per avere prelevato più latte rispetto a quello consentito dalle quote stabilito dall’Unione europea per ogni Stato membro.

Il debito, che ha fatto scattare anche l’iscrizione dell’ipoteca, ammonta a 2,4 milioni di euro il primo, quasi 615mila euro il secondo e oltre 276mila euro il terzo. I tre allevatori hanno chiesto l’intervento dei giudici amministrativi per fare annullare tutti gli atti ricevuti tra la fine di aprile e l’inizio di maggio di questo anno. Per loro l’iscrizione ipotecaria è illegittima perché, da un lato "Agea non avrebbe allegato alcuna prova dell’avvenuta notificazione delle cartelle di pagamento e degli estratti di ruolo, rendendo così impossibile verificare se le cartelle di pagamento siano state ritualmente notificate", e dall’altro "per la mancata indicazione dell’immobile".

A rendere nulli gli atti contro cui hanno fatto ricorso i tre allevatori ci sarebbe, a loro dire, anche un evidente errore nel calcolo degli interessi, soprattutto di quelli moratori.

La vicenda è approdata in camera di consiglio nei giorni scorsi e il Tar ha dovuto alzare le mani dichiarando la propria incompetenza in materia. Per i giudici amministrativi la questione deve essere valutata della giustizia ordinaria che quindi dovrà farsi carico del ricorso presentato dai tre allevatori contro le pesanti cartelle esattoriali ricevute. Il tribunale amministrativo di Brescia, compensando le spese tra le parti, ha inoltre concesso ai tre produttori 90 giorni di tempo per riproporre la stessa causa davanti ad un altro giudice