DESENZANO (Brescia)
Lo hanno seguito dopo che aveva ceduto un paio di dosi di cocaina, e hanno fatto bene. Perché non soltanto hanno trovato altra droga – tre involucri di cellophane contenenti otto grammi di polvere bianca – ma anche una pistola con matricola abrasa, cartucce e distintivi taroccati delle forze dell’ordine. Lo spacciatore finito in trappola è un diciannovenne originario dell’Egitto ma nato in Italia, arrestato l’altra sera a Desenzano del Garda, dove abita con i genitori. Almeno finchè non è finito in cella. I carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia di Brescia, comandati dal tenente Riccardo Riccio, sono stati in trasferta sul Garda pur di approfondire la posizione di quel giovane immigrato di seconda generazione, già finito nei guai con la giustizia per possesso di arnesi e strumenti atti a offendere. Dopo averlo appunto notato mentre cedeva stupefacenti, hanno fatto scattare la perquisizione domiciliare.
A casa del giovane, che appunto vive con la madre e il padre – allo stato dei risultati del tutto estranei alle contestazioni – sono saltate fuori alcune dosi di stupefacente (otto grammi di cocaina chiusa in sacchetti di cellophane), materiale vario per il confezionamento delle stesse, l’immancabile bilancino di precisione e banconote per un totale di 1.600 euro. Non solo. Circostanza più inquietante, il ragazzo aveva nascosto un revolver di dubbia provenienza – era infatti sprovvisto di matricola – con tre munizioni e una serie di placche e distintivi dell’Arma dei carabinieri, ovviamente falsi. Che cosa il diciannovenne intendesse fare con questo armamentario, non si sa.
Forse progettava qualche truffa ai danni di anziani, oppure qualche colpo di altro tipo. Nulla comunque di rassicurante, né tantomeno di lecito. Scontato l’esito della perquisizione: le manette. Il giovane è stato arrestato per detenzione di armi abusive, di contrassegni falsificati delle forze dell’ordine e per spaccio. I carabinieri l’hanno accompagnato dalla caserma a Canton Mombello. Ora è a disposizione dell’autorità giudiziaria.