Polmonite, altro morto: aveva 57 anni e viveva tra Brescia e Mantova

In quella zona dall’inizio di settembre si è registrato un picco di 450 ricoveri. Ancora da accertare se si tratti di legionella, era riccoverato al San Matteo di Pavia

Il San Matteo di Pavia

Il San Matteo di Pavia

Pavia, 21 settembre 2018 - Un altro morto di polmonite. È un 57enne di Remedello, in provincia di Brescia, ricoverato al San Matteo di Pavia. Anche se soltanto l’esito delle analisi potrà accertare se sia colpa del batterio della legionella, che da inizio settembre ha provocato un picco di infezioni, anche mortali, nella Bassa Bresciana orientale e nell’Alto Mantovano. Il paese di residenza della vittima è uno dei comuni colpiti dall’epidemia di polmonite batterica. Il paziente era arrivato in ospedale a Pavia quindici giorni fa, dopo essere stato ricoverato a Mantova, a causa dell’aggravamento delle condizioni tanto da rendere indispensabile l’utilizzo dell’Ecmo per la respirazione extra corporea. Ma l’uomo è deceduto all’alba di ieri. Mercoledì, invece, è morta nel Mantovano una 90enne residente in provincia di Brescia. Ad oggi nell’area fra la Bassa Bresciana e il Mantovano, sono 450 gli accessi per polmonite avvenuti al pronto soccorso e 45 i casi accertati di legionella con due decessi dovuti al batterio.

Mentre «dei tre casi di legionella a Milano – ha detto l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera – uno ha riguardato un 56enne già dimesso, e una coppia di coniugi di cui il marito, del 1930, è tuttora ricoverato a Niguarda, mentre la moglie è deceduta. Le indagini epidemiologiche sono in corso, e fino a prova contraria riteniamo che questi casi rientrino nei circa 250 che ogni anno si verificano in Ats Milano».

Di legionellosi si è tornati a parlare in estate, quando 26 persone hanno contratto l’infezione a Bresso. «I casi complessivi sul territorio – ha proseguito Gallera – sono 177 per il 2016, 254 per il 2017, 247 (a cui vanno aggiunti i 52 di Bresso, tra cui 5 decessi) fino al 31 agosto, con evidenza di un trend in crescita negli ultimi anni, con un andamento analogo a quanto registrato a livello regionale (625 nel 2018, 633 nel 2017, 474 nel 2016, 491 nel 2015). Mentre i decessi sono stati 52 nel 2018, 60 nel 2017, 44 nel 2016, 50 nel 2015»