MILLA PRANDELLI
Cronaca

Pisogne, fatture false per 19 milioni: indagate due società

Indagati i rappresentanti delle aziende che risultano controllate da parenti

Militari della guardia di finanza (foto di repertorio)

Pisogne (Brescia), 9 ottobre 2017 - La Guardia di Finanza di Pisogne, dopo mesi di indagini e riscontri contabili, ha concluso un’operazione a contrasto delle frodi fiscali. Gli uomini coordinati dal luogotenente Bruno Gerbini hanno scoperto due società cartiere che, dal 2012 al 2016, hanno emesso fatture per operazioni inesistenti nel settore del commercio di rottami ferrosi per circa 19 milioni di euro. L’indagine è stata battezzata “Vincolum” perchè i soggetti coinvolti, tutti camuni, erano collegati da stretti vincoli familiari, che garantivano l’impermeabilità della struttura criminale.

Il gruppo si avvaleva di prestanome di modo da effettuare acquisti in nero a numerose società della provincia di Brescia. In particolare, i finanzieri hanno individuato due società di comodo, prive di qualsiasi consistenza patrimoniale che emettevano false fatture sia per giustificare gli acquisti fatti in modo illecito sia per abbattere i ricavi d’impresa. I rappresentanti di diritto e di fatto delle diverse società coinvolte nella frode sono stati denunciati per l’emissione e l’utilizzo di fatture false e per distruzione e/o occultamento della documentazione contabile.